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Spissu ora va a caccia di una nuova chance

di Andrea Sini
Spissu ora va a caccia di una nuova chance

Dopo il “Malagazo”, l’agente e la Dinamo sondano il mercato

18 agosto 2021
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SASSARI. Trovare una soluzione in breve tempo, mercato permettendo, altrimenti la situazione rischia di ingarbugliarsi ulteriormente. Quella sorta di limbo nel quale è finito Marco Spissu dopo l’improvvisa e inattesa rottura con l’Unicaja Malaga porta con sé un vagone di dubbi e di un imperativo: individuare al più presto un nuovo approdo.

Le puntate precedenti. La storia è nota: con un comunicato redatto in tempo zero rispetto alle visite medica di routine, lo scorso giovedì la dirigenza andalusa ha comunicato urbi et orbi l’esito negativo degli accertamenti medico-sanitari svolti sul giocatore sassarese. Risultato: niente contratto, niente buyout alla Dinamo. Solo successivamente, attraverso il responsabile sanitario del club, si è venuto a sapere che il problema che sarebbe stato riscontrato sul play è un’artrosi precoce all’anca e dunque non ha niente a che vedere con l’infortunio subito nel match del preolimpico contro la Germania. Come peraltro sottolineato dalla Fip in un comunicato diffuso il giorno successivo. Fuori dal burocratese, è importante chiarire che non ci sono evidenze che portino a pensare che il numero zero della nazionale abbia qualche problema che ne possa mettere a rischio il rendimento o addirittura la carriera.

Lo stato dell’arte. Spissu è rientrato a Sassari con la consapevolezza che la sua esperienza-lampo all’Unicaja può considerarsi terminata. Dopo una stagione da protagonista in campionato e in Champions league, dopo le indimenticabili esperienze in maglia azzurra tra il preolimpico e le Olimpiadi di Tokyo, il giocatore classe 1995 era pronto per una sfida voluta e cercata da tempo: giocare nel campionato spagnolo. Oggi è un giocatore perfettamente integro (a dispetto di quanto sostengono i dirigenti andalusi), pronto a trasformare la rabbia e la frustrazione per quanto avvenuto in lavoro e rendimento sul campo. Il problema principale è però il fatto in questa fase della stagione le squadre sono sostanzialmente fatte, soprattutto quelle del target al quale può ambire Spissu. Non solo: il danno d’immagine e la patente di giocatore “rotto” appiccicatagli dall’Unicaja potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo. Il “Malagazo” comunque è compiuto.

Il procuratore. Matteo Comellini, che con la sua Sigma Sports ha procure di giocatori di alto livello in tutta Europa, è volato immediatamente a Malaga per seguire la questione ma all’interno degli uffici dell’Unicaja ha trovato una chiusura totale. Nessuna chance di ottenere ulteriori accertamenti sanitari, magari da professionisti terzi; nessuna chance di ottenere che Spissu venga in qualche modo aggregato alla squadra andalusa con una modifica contrattuale che consenta il taglio durante la stagione qualora le condizioni fisiche del giocatore dovessero effettivamente rivelarsi non buone. Nada de nada. A questo punto l’agente e il giocatore hanno fatto dietrofront per dedicarsi alla priorità (la ricerca di una nuova sistemazione), lasciando ai dirigenti di Malaga una certezza: ci si rivedrà comunque, molto presto, ma in tribunale.

Fronte Dinamo. In tutti questi giorni dagli uffici biancoblù non c’è stata alcuna presa di posizione ufficiale, a parte il tweet del presidente Stefano Sardara («prima di tutto pensiamo a Marco, che non merita tutto questo. Poi a noi che non barcolleremo per questo»). La Dinamo non barcolla perché in tutti questi anni ha sempre fatto scelte oculate e ha sempre scelto di mantenere un “tesoretto” di scorta per le emergenze. Ma è chiaro che vedere evaporare un buyout sostanzioso (intorno ai 100 mila euro) pesa, così come la prospettiva di dovere reintegrare un giocatore in un ruolo ormai stra-coperto e ritrovarsi con 14 elementi nel roster.

Il mercato. Trovare sistemazione in una nuova squadra è dunque interesse reciproco. In Italia o all’estero? Il mercato internazionale è ovviamente una prateria sconfinata, tra Spagna (Gran Canaria cerca un play), Russia, Grecia e Germania, ma a questo punto si valuterebbe anche l’Italia. Di certo gli spazi sono risicatissimi, perché in questa fase della stagione i roster sono praticamente al completo e chi ha ancora fiches da giocare attende magari la fine della Summer League Nba. Ma più il tempo passa, più la situazione rischia di ingarbugliarsi. Spissu merita di giocare. Anche per dimostrare di essere un giocatore perfettamente sano.

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