La Nuova Sardegna

Sport

Il Cagliari dall’altare alla polvere

di Roberto Muretto
Il Cagliari dall’altare alla polvere

Avanti di due gol col Genoa (Joao Pedro e Ceppitelli) viene ribaltato da Destro e Fares

13 settembre 2021
3 MINUTI DI LETTURA





INVIATO A CAGLIARI. Una beffa? No, il Cagliari reciti il mea culpa. Ha subito tre gol fotocopia, uno di destro e due di (Fares), tutti di testa. Non ha saputo gestire un vantaggio di due gol contro un avversario che fino a quel momento aveva fatto pochissimo. Errori gravi nella fase di non possesso, un ritornello che si ripete, ai quali non è stato ancora trovato un rimedio. Eppure dopo la rete del 2-0 di Ceppitelli, il match sembrava aver preso la direzione giusta. Ma è bastato un attimo, ma anche i cambi fatti da Ballardini in corsa hanno inciso, per cambiare l'inerzia della gara. Il Grifone non ha fatto scintille, ha sfruttato cinicamente le leggerezze in marcatura dei rossoblù, che in tutte e tre le occasioni hanno fatto le belle statuine. E' presto per tirare le somme, ma l'esperienza della scorsa stagione qualcosa ha sicuramente insegnato. Così non si può continuare. Semplici già a rischio? Giusto porsi la domanda.

Rivoluzione. Semplici deve arrangiarsi con "quello che rimane". Nandez, tornato dall'Uruguay solo 24 ore prima della gara, parte dalla panchina, Pavoletti accusa un problema (leggero mal di schiena) dell'ultimo momento e resta fuori. Assenze che si aggiungono a quelle di Godin e Strootman. Così c'è un doppio esordio, Keita Baldè affianca Joao Pedro in avanti, Grassi viene schierato a centrocampo. Quello che non cambia è il modulo (3-5-2). Zappa largo a destra, Dalbert dalla parte opposta. Destro e Pandev è la coppia d'attacco del Genoa che si schiera in modo speculare ai Quattro Mori. In porta c'è Sirigu, sardo di La Caletta, timidi applausi per lui.

Joao non sbaglia. È una partita equilibrata tra due squadre che fanno fatica trovare la profondità. Tanti passaggi in orizzontale, difese ben piazzate e spazi ridotti ai minimi termini. Alla prima occasione i rossoblù sardi sfondano: Marin pesca in area Keita Baldè che Sabelli affossa. Rigore netto che Joao Pedro trasforma spiazzando Sirigu. La gara si mette in discesa, ma semplici invita i suoi a continuare con lo stesso atteggiamento, il Genoa ha individualità importanti e non bisogna fargli prendere in mano le redini del match. Il Cagliari è ordinato, non forza mai le giocate, non concede la profondità chiudendo bene le linee di passaggio. La manovra del Grifone è compassata.

Le mosse. Tre le sostituzioni di Ballardini che passa al 4-2-3-1 con Fares e Kallon sulla stessa linea di Pandev e il Genoa cambia volto. Semplici risponde con Caceres al posto dello svagato Walukiewicz, ma il modulo resta lo stesso. In campo anche Nandez per Grassi, per lui gli applausi si sprecano. Il Cagliari è dentro la partita con la testa, quella che usa Ceppitelli, su angolo calciato da Marin, per fare ancora secco Sirigu. Gara in ghiaccio? Nemmeno per sogno, perchè il Genoa reagisce e trova la rete con Destro. Nell'occasione Caceres è in ritardo e posizionato male. Il Grifone prende coraggio, i rossoblù hanno un momento di sbandamento, la rete subita è arrivata nel momento in cui la gara sembrava in cassaforte.

Fares fa... male. Ballardini mette dentro Ekuban per Pandev, Semplici Bellanova e Farias (irritante la sua prova). La spina nel fianco del Cagliari è Fares, che fa centro di testa anticipando Joao Pedro. Ma in quella occasione ci doveva essere lui sull'algerino? E' un colpo bassissimo per la squadra di Semplici che improvvisamente si ritrova col fiatone e con un avversario che crede nel ribaltone. Che arriva poco dopo: ancora con Fares, sempre di testa. Quattro Mori colpiti e affondati in 19' da un giocatore che ha indossato i panni del goleador. Il Cagliari non c'è più, il Genoa è padrone del campo. L'ultima carta del tecnico toscano e Pereiro. Joao Pedro ha la palla del pareggio ma sbaglia da due passi, errore che ha quasi dell'incredibile. È l'ultimo sussulto, il Cagliari dopo appena tre giornate ha già il fiato corto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA



In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative