La Nuova Sardegna

Sport

Gigi Scotto: «I miei gol per fare grande la Torres»

di Sandra Usai
Gigi Scotto: «I miei gol per fare grande la Torres»

Serie D, l’attaccante rossoblù fa le carte alla vigilia del debutto con il Giugliano «Girone molto competitivo, noi cercheremo in tutti modi di essere protagonisti»

18 settembre 2021
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Anche la serie D si mette in marcia, domani parte il campionato e comincia la lunga corsa delle 18 squadre del girone G, dove sono “alloggiate” le formazioni sarde. Che stagione sarà? Quali sorprese e quali insidie emergeranno in un campionato sempre più impegnativo, con tante pretendenti alla promozione e altrettante che aspirano a conservare la preziosa categoria? Lo abbiamo chiesto a un protagonista del campo, che vanta esperienza e grandi soddisfazioni in carriera, il bomber sassarese Gigi Scotto che dopo aver trascinato la Torres nell'annata culminata con i playoff per la Lega Pro è tornato in rossoblù per ritentare la scalata alla terza serie. «Intanto mi auguro di vivere una stagione più normale delle precedenti – dice Scotto, che oggi compie 31 anni –, senza interruzioni e con gli stadi sempre più affollati. Spero che si possa andare avanti con regolarità, col contributo di tutti».

La D è davvero un campionato complicato e insidioso?

«Vincere in serie D non è facile e scontato per nessuno, sarà durissima per tutti e ci sarà come sempre spazio per le sorprese. È una categoria importante, cresciuta in qualità per la massiccia presenza di giocatori provenienti dalle serie superiori e il nostro girone è tra i più difficili. Conosco bene il valore degli avversari che andremo ad affrontare e saranno sfide impegnative, ma anche stimolanti».

In questo lungo percorso che ruolo avrà la Torres?

«La squadra è stata costruita per puntare in alto e può recitare da protagonista, vogliamo stare nel gruppo di chi lotta per il vertice. Ma questo non significa che sarà facile spuntarla, ci sarà da sudare e soffrire».

Quali sono le favorite per il primato?

«Sono sette/otto squadre, tra cui il Giugliano che ospiteremo domani e ha un organico di livello, l'Albalonga, il Muravera e le altre campane che si sono mosse bene in campagna acquisti. La concorrenza è ampia e non credo che nessuna riuscirà prenderà il volo, i distacchi saranno contenuti».

Le truppe sarde che ambizioni possono nutrire?

«Saranno “fastidiose” per ogni avversario, vedo bene il Muravera ma anche l’Arzachena è forte. E la matricola Atletico Uri, col suo entusiasmo, potrà essere la mina vagante: è un gruppo collaudato che darà il massimo, può essere la rivelazione del torneo. In generale spero che tutte riescano a dare una bella immagine della Sardegna calcistica, dimostrando una realtà in crescita».

E la sua ex squadra, il Latte Dolce, con papà Pierluigi in panchina? Non sarà un’avversaria come le altre...

«Sfida del cuore? Certamente sarà molto sentita contro una squadra giovane e motivata, ridimensionata rispetto agli ultimi anni ma non meno temibile. Può essere l'outsider, farà comunque un campionato importante».

Dopo il titolo di capocannoniere con 21 reti in biancoceleste il traguardo è ripetersi in rossoblù?

«Con l'aiuto della squadra si può fare, ma da sassarese è già motivo d’orgoglio avere la fascia da capitano. Il gol sarà un obiettivo non solo mio ma di ogni compagno. Abbiamo tutti belle qualità e cercheremo di farle emergere».

Sensazioni a poche ore dal via contro il Giugliano?

«Molto buone. L'esordio con gol non sarebbe male, meglio però fare risultato contro una concorrente diretta. Sono ottimista e credo fermamente nella vittoria».

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative