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«Nuotare è libertà farlo qui emoziona»

di Fabio Fresu
«Nuotare è libertà farlo qui emoziona»

Gregorio Paltrinieri è da sempre un frequentatore dell’isola «Mi piace mangiare, per fortuna faccio le lunghe distanze»

18 settembre 2021
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SASSARI. Avete presente la copertina di quell’album dei Nirvana in cui un neonato in acqua insegue una banconota? Ecco, per Gregorio Paltrinieri è andata più o meno così. Il padre, ex nuotatore e gestore di piscine, lo mise in acqua a tre mesi a Carpi, dove era nato nel 1994. Da allora sono passati parecchi anni, nei quali Greg, come lo chiamano nell’ambiente, ha vinto più o meno tutto quello che si può nel nuoto. Nel 2017 ha anche scritto un libro “Il peso dell’acqua”, dove ha raccontato la sua esperienza da atleta professionista. Ma non ha nessuna intenzione di fermarsi, ed infatti oggi è ad Alghero per l’ottava edizione di Freedom in water”, gara di nuoto in acque libere, che ha già vinto l’anno scorso.

«Vengo spesso in Sardegna - conferma- ho iniziato da piccolo con i miei genitori, ed ho continuato con gli amici. Questo è uno dei mari più belli del mondo, spesso nuotiamo in posti imbarazzanti, ma Alghero è uno spettacolo come pochi. Ricordi negativi? A dire la verità il viaggio in traghetto, ci mette un botto, e spesso ritarda. L’ho fatto una volta e poi ho sempre preso l’aereo. Positivi invece ne ho migliaia, le gite in barca permettono di vedere posti incredibili, e non dimentichiamo il cibo, un’altra peculiarità straordinaria. Da atleta dovrei controllare l’alimentazione, ma facendo le gare lunghe, posso permettermi di mangiare tanto».

Riassumere i trionfi di Paltrinieri è impresa davvero ardua, e ci limitiamo a pochi numeri. 27 titoli italiani, 22 ori internazionali. E’ uno dei tre atleti al mondo ad aver vinto medaglie olimpiche sia in vasca che in acque libere, e l’unico assieme a Rosolino ad aver vinto alle Olimpiadi oro argento e bronzo.

Ma quando è che un atleta può dirsi “arrivato? «Penso di aver fatto il mio, ma la percezione è che non è mai abbastanza. Credo di poter fare ancora cose buone». Specialista dello stile libero, ma all’inizio era ranista. «Ed ero anche bravo, ma un’estate sono cresciuto tanto ed al rientro in piscina faticavo a trovare la coordinazione, così sono passato allo stile libero. Essere eclettici aiuta tantissimo».

Vasca o acque libere, qual è la preferenza di Greg? «Sono cresciuto in piscina e voglio portare avanti le due attività, ma dovendo scegliere ora il mare mi ispira di più. Il lavoro in piscina può essere monotono, mentre nuotare in mare ti dà una sensazione di libertà». Alle olimpiadi di Tokyo ha vinto un argento negli 800 metri ed un bronzo nei 10 km, recuperando a tempo di record dopo aver avuto la mononucleosi a giugno. «Emozioni indescrivibili. Dopo cinque medaglia agli Europei di Budapest, mi sono dovuto fermare un mese, e fino a pochi giorni prima mi dicevano che non potevo partire per Tokyo. E’ stato bello esserci, ma la gioia di conquistare medaglie affatto scontate è stata unica».

Il mondo dello spettacolo pesca sempre più da quello del nuoto, Massimiliano Rosolino e Filippo Magnini hanno partecipato a trasmissioni e film tv. Chissà se ci ha mai pensato? «Mi hanno proposto delle cose, ma non è quello che voglio fare adesso. Almeno fino alle prossime Olimpiadi».

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