L'Italia trionfa ai mondiali di pesca in apnea ad Arbatax
Successo per la manifestazione che ritorna nel nostro paese dopo oltre tre decenni
ARBATAX. L'azzurro Giacomo De Mola e la spagnola Magdalena Sart Bonin sono i campioni del mondo di pesca in apnea, conclusi nelle acque di Arbatax. Ieri notte tra il porticciolo turistico e il piazzale Rocce rosse di Arbatax si sono concluse le operazioni di pesatura del pescato dalle 21 delegazioni e dalle sei formazioni femminili che hanno preso parte al 32/o Campionato maschile e al I Campionato femminile di pesca in apnea. I mondiali si sono tenuti nelle acque ogliastrine con una partecipazione di oltre 250 tra atlete e atleti, dirigenti e tecnici stranieri provenienti da diciannove nazioni. Sabato, durante la prima giornata di gara, l'Italia si è portata in testa con Giacomo De Mola. A seguire, lo spagnolo Oscar Riera e il croato Stjepko Kesic. A poca distanza greci, turchi e cileni.
Ieri, domenica 19, De Mola e compagni hanno confermato la leadership aggiudicandosi il titolo iridato. Per la classifica femminile, dominio assoluto della Spagna con Magdalena Sart Bonin in testa, supportata da Alexandra Prat e Ainhoa Abellan Lopez. Alla cerimonia di premiazione tenutasi nel piazzale Rocce Rosse hanno preso parte le massime cariche civili, militari e amministrative del territorio. Oltre sessanta ragazzi degli Istituti comprensivi 1 e 2 di Tortolì hanno partecipato al Laboratorio Fishing for the planet.
Un pregiato momento di formazione culturale - che si è tenuto al Lido di Orrì-Lungomare di Tortolì - volto al rispetto ambientale e naturalistico. Il progetto promosso dalla Scuola apnea Sardegna (organizzatrice dei Mondiali) ha consentito la mappatura dei rifiuti sui fondali marini effettuata con i Gps dalle pescatrici e dai pescatori in gara durante l'esplorazione pre-gara dei fondali. Gli atleti delle Nazionali hanno marcato i punti di rinvenimento dei rifiuti sui fondali del campo gara. In questo contesto, un atleta italiano e un sudafricano hanno rinvenuto e liberato due tartarughe impigliate in reti abbandonate. (ANSA).