Diomedi cala la cinquina Il Terra Sarda è ancora suo
di Roberto Spezzigu
Ad Arzachena il gallurese con Turati la spunta per 5 secondi su Gessa e Rusce È stata l’edizione più combattuta del rally: al traguardo solo in 48 su 74
04 ottobre 2021
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ARZACHENA. Dopo due giorni di gare e colpi di scena il 9° Rally Terra Sarda di Arzachena incorona ancora vincitori Maurizio Diomedi-Mauro Turati (Skoda Fabia R5). Il pilota gallurese ha così centrato la sua quinta vittoria davanti a Marino Gessa- Salvatore Pusceddu (Skoda Fabia R5) e all’equipaggio emiliano composto da Antonio Rusce-Giulia Paganoni (ieri vincitori di tutte le 5 prove speciali cronometrate ma penalizzati sabato da un taglio di chicane e da una partenza anticipata costati 40 secondi di penalità).
Il pilota calangianese, che aveva scontato 10 secondi di penalità e chiuso la prima giornata di sabato a un solo decimo di secondo da Gessa-Pusceddu (vincitori della prima gara sarda del Parco Geominerario), già nella prima e seconda prova cronometrata di ieri ha preso la testa della classifica e poi si è limitato a controllare l’avversario più insidioso: Gessa.
La classifica finale di questa nona edizione del Rally Terra Sarda, organizzata dalla Scuderia Porto Cervo Racing, partita sabato da Tempio e conclusa ieri a Arzachena alla fine ha visto Diomedi-Turati primi in 38’40”6, seguiti a 5”4 da Gessa-Pusceddu e da Rusce in gran recupero arrivato a 22”7. La classifica poi prosegue con Tomasso-Caldart (Skoda Fabia R5) a 43”1, Siddi-Siragusano (Skoda Fabia) a 1’00”9, il toscano Vanni-Murranca a 2’11”5, il nuorese Roberto Cocco a 2’26”4, Di carlo –Brundu a 3’03”8, Pusceddu-Cottu a 3’12”1 , le due Peugeot 106 S16 di Grani-Corsellini e Deiana-Cadinu a 3’30”2 e 4’19” , Brigaglia-Frau (Peugeot 208 R2c) a 4’24”1.
Tecnicamente questa è stata l’edizione migliore in assoluto del Terra Sarda: la durezza della gara è testimoniata anche dai soli 48 arrivati su 74 iscritti. Il pubblico, numeroso, complice anche la splendida giornata di sole, ha potuto godersi lo spettacolo di una gara che ha regalato continue emozioni e colpi di scena, come i ritiri di alcuni protagonisti tra cui il vincitore dell’ultima edizione Vittorio Musselli, Ivan Pisciottu e l’osilese Giuseppe Mannu.
Il pilota calangianese, che aveva scontato 10 secondi di penalità e chiuso la prima giornata di sabato a un solo decimo di secondo da Gessa-Pusceddu (vincitori della prima gara sarda del Parco Geominerario), già nella prima e seconda prova cronometrata di ieri ha preso la testa della classifica e poi si è limitato a controllare l’avversario più insidioso: Gessa.
La classifica finale di questa nona edizione del Rally Terra Sarda, organizzata dalla Scuderia Porto Cervo Racing, partita sabato da Tempio e conclusa ieri a Arzachena alla fine ha visto Diomedi-Turati primi in 38’40”6, seguiti a 5”4 da Gessa-Pusceddu e da Rusce in gran recupero arrivato a 22”7. La classifica poi prosegue con Tomasso-Caldart (Skoda Fabia R5) a 43”1, Siddi-Siragusano (Skoda Fabia) a 1’00”9, il toscano Vanni-Murranca a 2’11”5, il nuorese Roberto Cocco a 2’26”4, Di carlo –Brundu a 3’03”8, Pusceddu-Cottu a 3’12”1 , le due Peugeot 106 S16 di Grani-Corsellini e Deiana-Cadinu a 3’30”2 e 4’19” , Brigaglia-Frau (Peugeot 208 R2c) a 4’24”1.
Tecnicamente questa è stata l’edizione migliore in assoluto del Terra Sarda: la durezza della gara è testimoniata anche dai soli 48 arrivati su 74 iscritti. Il pubblico, numeroso, complice anche la splendida giornata di sole, ha potuto godersi lo spettacolo di una gara che ha regalato continue emozioni e colpi di scena, come i ritiri di alcuni protagonisti tra cui il vincitore dell’ultima edizione Vittorio Musselli, Ivan Pisciottu e l’osilese Giuseppe Mannu.
