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Secondo tonfo per l’Olbia, l’Imolese non perdona

di Paolo Ardovino
Secondo tonfo per l’Olbia, l’Imolese non perdona

Al Nespoli altra delusione per i bianchi che incassano due reti nel primo tempo Nella ripresa ci provano Ragatzu e Mancini, ma il portiere ospite para tutto

17 ottobre 2021
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OLBIA. A conti fatti, è andata esattamente come non doveva andare. Al triplice fischio l’Olbia non è uscita dal campo mal ridotta, eppure è ciò che farebbe pensare il risultato. 0-2, secco, trasferta vincente per una Imolese che, diciamolo, non faceva così paura. Eppure, i bianchi escono nuovamente sconfitti - secondo ko di fila - e con molte lezioni ancora da apprendere.

Nella sfida di ieri al “Nespoli” sono venuti fuori tutti gli attuali limiti della squadra gallurese. Il dato allarmante continua a essere legato alle reti subite, anche ieri due, 16 in totale, tra le difese peggiori del girone B di serie C. Preoccupa perché, nonostante i continui accorgimenti, le cose non migliorano, e ciò significa che Canzi ancora non ha trovato il bandolo della matassa. Da un capo all’altro, seconda partita consecutiva a secco di reti. Non è necessario aprire un caso, ma certo viene da stupirsi nel vedere l’Olbia fare così tanta fatica a trovare lo specchio della porta quando si trova ad avere in campo contemporaneamente Ragatzu, Udoh e Mancini. Biancu è tornato dal primo minuto ma, forse per una condizione non ottimale, ancora non ci siamo. Giandonato invece sembra stare bene, i suoi lanci illuminanti sono tra le poche cose veramente belle di ieri. Peccato, ma lì è sfortuna, per gli infortuni di Arboleda e Lella. Si attende di capire l’entità.

Il grande merito dell’Imolese è stato quello di aver sfruttato le occasioni più importanti, due dinamiche differenti che nel primo tempo a distanza di dieci minuti sono valse vantaggio e raddoppio. Poi, Ciocci è stato chiamato in causa appena un paio di volte. Gli ospiti non hanno giocato una partita memorabile, è stato sufficiente giocare una partita ordinata. Cinica al momento giusto e preparata nella ripresa, quando l’Olbia ha provato a prendere il sopravvento e tentare l’arrembaggio. Non si può dire che l’Imolese abbia particolarmente sofferto.

Sul piano della cronaca, la sfida si sblocca poco prima della mezz’ora. È il 26’, infatti, quando l’Imolese da corner un po’ sfrutta uno schema e un po’ le disattenzioni della retroguardia di casa. La palla bassa scivola via sino ad arrivare sotto porta, dove Angeli è il più veloce e il suo tap-in beffa tutti. Il difensore è provvidenziale al 31’ quando ferma praticamente sulla linea una conclusione di Ragatzu. Al 35’ il raddoppio, con Benedetti che si invola, entra in area e dalla sinistra, non chiuso benissimo da Boccia, lascia partire il diagonale su cui Ciocci non arriva. Nella ripresa le occasioni migliori le hanno i bianchi, ma esce fuori il talento del portiere avversario Melgrati che neutralizza i tiri di Ragatzu (70’) e Mancini (80’). Al 95’ Ciocci è costretto a una parata su tiro ravvicinato, ultimo squillo dell’Imolese. Ancora a secco di punti, questa Olbia non ha tempo per riflettere, deve subito intervenire su cosa non va.

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