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Il Banco va alla ricerca della sua identità

di Andrea Sini
Il Banco va alla ricerca della sua identità

Basket, dopo il ko con Brescia i sassaresi si interrogano sui difetti emersi ciclicamente nella prima fase della stagione

26 ottobre 2021
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SASSARI. Dopo una prestazione come quella di sabato, la tentazione di dire “nulla” è forte. Ma la realtà è che appena sette giorni fa l’ambiente biancoblù appariva completamente rinfrancato dalla bella vittoria esterna sul campo di Treviso e non tutto va così male.

Il pubblico ritrovato e l’applauso convinto di incoraggiamento rivolto dai tifosi alla squadra al termine della gara è il punto dal quale ripartire, soprattutto a livello mentale. Due segnali importanti di crescita, a livello di singoli, sono arrivati da Christian Mekowulu e Kaspar Treier. Il centro nigeriano, con il migliormento della condizione fisica sta iniziando a mostrare le proprie qualità, mentre l’italo-estone, pur schierato spesso fuori ruolo, sta crescendo a livello di sostanza, fiducia e affidabilità.

La grande incostanza di rendimento che ha caratterizzato questa prima parte di stagione dei biancoblù, che ha toccato un picco negativo nei quaranta minuti contro la Germani di coach Magro (squadra lunga e con budget più ricco), d’altra parte ha visto David Logan e compagni mostrare sprazzi anche ampi di buon basket. Dopo avere dominato il gironcino di Supercoppa contro due squadre oggettivamente inferiori (Varese e “mezza” Cremona), il Banco ha perso due volte contro Brindisi, che al momento è certamente superiore, e non di poco. Mettendo da parte le due batoste di Champions, contro altre due squadre nettamente superiori, i sassaresi hanno vinto in casa soffrendo le pene dell’inferno contro Pesaro e Reggio Emilia e sono andati a prendersi la vittoria a Treviso dopo un altro finale punto a punto.

La sensazione è che al di sotto di Milano e Virtus, in attesa che la Reyer trovi la quadra, ci sia solo Brindisi. A seguire, c’è un gruppone di almeno 6-7 squadre – tra queste il Banco – che in questa fase più o meno si equivalgono. E dunque l’equilibrio e l’alternanza di risultati verrà costantemente condizionata da una buona o una cattiva prestazione.

La Dinamo, che sta per inserire recuperare Ousmane Diop, ha nel roster elementi di comprovata qualità (Logan, Gentile, Bendzius), giovani che hanno mostrato di non essere esattamente scarsi (Burnell e lo stesso Mekowulu) ed elementi come Clemmons e Battle, che devono sicuramente migliorare ma sembrano avere soprattutto bisogno di capire il loro ruolo all’interno del gruppo.

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