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Cavina e il capitombolo Dinamo: «Io giudico tutti i 40 minuti, ho visto segnali chiarissimi»

Cavina e il capitombolo Dinamo: «Io giudico tutti i 40 minuti, ho visto segnali chiarissimi»

Il coach dei sassaresi: «Mi piacerebbe poter mettere la mano sul fuoco per tutti». Il presidente Sardara: «L’applauso finale del pubblico mi ha emozionato»

07 novembre 2021
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SASSARI. «Non sono andato negli spogliatoi dopo la partita, non lo faccio mai: farei più danni che altro». I segnali, le scelte, l’amarezza. Demis Cavina a fine gara prova a mettere insieme i fili di una serata da incubo. In cui i 5 minuti finali servono solo per addolcire una pillola amarissima. «La partita va giudicata nel suo complesso, anche per rispetto di chi l’ha giocato con il piglio giusto – dice il coach –. È una partita che personalmente ha dato dei segnali chiari, poi ognuno li interpreta come vuole. Si parla di colpe e responsabilità, ma io una cosa la voglio chiarire: tengo a questa maglia, a questi colori e al pubblico che anche stasera è stato straordinario. Per tutto questo soffro».

«Abbiamo disputato un secondo quarto pessimo dal punto di vista difensivo – sottolinea Cavina –, peccato per l’inizio del terzo quarto, in cui abbiamo creato e sbagliato tiri apertissimi. Però non possiamo perdere fiducia in difesa perché l’attacco non fa canestro. Il secondo quarto mi ha fatto riflettere e anche le successive decisioni sono frutto di quello che è stato il primo tempo». Sente che la panchina sia a rischio o sia rischio qualche giocatore? «Non ho risposte per questa domanda, risponde, chiarendo poi che «i segnali li vedo ogni giorno ma gli allenamenti non muovono la classifica, devi essere bravo a tramutare in segnali in campo quello che fai. Non dobbiamo fare di tutta l’erba un fascio, ma chi ha più responsabilità deve fare di più in campo».

Il riferimento all’atteggiamento di alcuni giocatori sembra chiaro. Resta il fatto che domani si torna in campo. «Terrò conto di quanto ho visto, anzi l’ho già fatto, con le scelte del terzo quarto. Sono e resto incazzato e mi piacerebbe mettere la mano sul fuoco per tutti, devo riguardare la partita ma la difesa che ho visto mi fa proprio incazzare».

Stefano Sardara mastica amaro, ma c’è qualcosa che lo ha colpito: «Ho visto la passione dei nostri tifosi, che hanno spronato e sostenuto la squadra. Gli applausi finali mi hanno emozionato. Per me è stata l’unica cosa positiva della serata». (a.si.)



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