La Nuova Sardegna

SASSARI. L’unico derby sardo della domenica (l’altro, tra Muravera e Arzachena, è saltato per pioggia) regala i 3 punti al Lanusei, che passa al Sanna con merito e anche un pizzico di fortuna, quella mancata al Latte Dolce. Per la squadra sassarese non c'è ancora continuità di risultati: dopo il pari interno con l'Uri e la preziosa vittoria in trasferta col Monterotondo ecco un nuovo stop, ancora casalingo, in una partita con qualche difficoltà e la solita carenza in zona gol. I biancocelesti puntavano molto su questo confronto per rompere quello che rischia di diventare un tabù (l’unico successo interno risale al 26 settembre, sul Muravera) e allungare la striscia positiva, rafforzando una classifica che invece resta in zona d'ombra. Gli avversari però non hanno più la fragilità di qualche settimana fa e la recente vittoria sul Gladiator è servita da sprone per questa trasferta, su un campo definito ostico da mister Campolo e dove gli ogliastrini sono stati eliminati dalla Coppa una decina di giorni fa, vittime della Torres. Stavolta il terreno sassarese racconta per loro una storia diversa, baricentro alto e pressing che mettono in difficoltà il Latte Dolce nelle fasi iniziali.

Il Lanusei gioca a viso aperto e imbriglia i padroni di casa, che faticano nel tentativo di proporsi in avanti senza quasi mai riuscirci. Il gol che sblocca il risultato e complica la gara dei sassaresi arriva al 17': tutto inizia con il rasoterra da fuori area di Selvini che Carta respinge, l'azione prosegue con il primo angolo della sfida che trova pronto alla deviazione vincente di testa Ciotoli. Il vantaggio lanuseino non è una sorpresa e per la squadra di Scotto si fa ancora più dura, ma il punteggio potrebbe essere riequilibrato al 24', con la girata di Altea che sfiora il palo. È il primo vero pericolo corso dalla difesa ospite e subito dopo ne arriva un altro, annullato da Lazazzera sulla linea di porta dopo l’uscita di Palombo che per evitare un corner si fa rubare palla sul fondo da Palmas. Al 35' a tremare è la difesa di casa, con Patacchiola che rischia il rigore strattonando il lanciato Ciotoli: l'episodio è dubbio ma il Latte Dolce se la cava e al 44' va vicino al pari con una mischia accesa nell'area avversaria.

Le speranze di rimonta (e magari sorpasso) sono riposte nel secondo tempo e si concretizzano subito. Trascorrono infatti pochi secondi dalla ripresa del gioco e Palombo frana su Patacchiola, stavolta il rigore è fischiato e trasformato nel gol del pari dal capitano Marco Cabeccia, che spiazza il portiere e fa il bis dopo il penalty da 3 punti realizzato nel turno precedente. Dura pochissimo però la gioia dei sassaresi, già proiettati mentalmente nel progetto dell'uno-due che sfuma col tiro del Nicolò Manca, classe 2001 e tanto coraggio, premiato, nel calciare in porta dalla trequarti. L’avanzato Carta non si aspettava la conclusione e neppure tanta precisione, pertanto può solo guardare il pallone infilarsi sotto l’incrocio per il nuovo vantaggio ogliastrino. Pur colpito al cuore il Latte Dolce non si demoralizza, c'è tutto il tempo per rimediare ma non le occasioni “pulite” per farcela. Al 24' Cabeccia su punizione impegna Palombi a terra, al 30' Patacchiola da posizione decentrata colpisce il palo, altra testimonianza di “malasorte” che sembra accompagnare la squadra biancoceleste, rivoluzionata in attacco da mister Scotto con gli innesti di Cannas, Marcangeli e Bartulovic ma non più pericolosa. Il Lanusei tiene botta, protegge bene il suo portiere e nel finale si concede un paio di ripartenze minacciose sul fronte destro con i nuovi entrati D'Alesandris e Tomety, che non sono lucidi al tirol. Ma basta anche il 2-1 per sbancare Sassari e far piangere il Latte Dolce.