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Re del vento a 15 anni: ora Federico Pilloni sogna le Olimpiadi

di Sergio Casano
Re del vento a 15 anni: ora Federico Pilloni sogna le Olimpiadi

Windsurf, dopo essere diventato campione del mondo di categoria il giovane cagliaritano pensa agli obbiettivi più ambiziosi

21 dicembre 2021
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CAGLIARI. Sogna le Olimpiadi Federico, Freddy per gli amici, Alan Pilloni, 15 anni (16 li compirà nel giugno del 2022), cagliaritano, 2a liceo scientifico, che venerdì scorso ha vinto con una giornata d'anticipo il campionato mondiale di windsurf "targato" Isaf (il più importante organismo internazionale della vela) riservato alla tavola giovanile Techno 293, che ha avuto come scenario il mar arabico dell'Oman.

Un titolo prestigioso che assume un valore doppio perché l'azzurrino è stato il più giovane della competizione iridata e si è confrontato con avversari con un' età superiore alla sua, compreso l'inglese Boris Shaw, che ha cercato di tenergli testa fin dal principio. È felice Freddy, che qualche mese fa ha conquistato sul Garda un altro titolo mondiale Techno 293 Under 17 e a Tallinn, in Estonia, un Europeo, e ora è stato promosso di diritto alla classe olimpica iQ Foil, la tavola a vela che farà l'esordio alle prossime Olimpiadi.

«Ora volto pagina – commenta –, per me si apre un nuovo capitolo sulla mia “mini carriera” perché mi dedico al cento per cento al Foil: cambia tutta la preparazione, cambia l'attrezzatura, l'alimentazione. Approdo alla nuova tavola olimpica dopo alcuni anni con il Techno 293. Il Foil è un attrezzo che già conosco ma considerata anche la mia giovane età Parigi 2024 rappresenta uno step difficile. Le olimpiadi sono il sogno di ogni atleta ma il mio obiettivo è Los Angeles 2028». Un mondo nuovo, la tavola olimpica iQ Foil, con la quale il talentuoso atleta portacolori del Windsurfing Club Cagliari ha già dimostrato di saperci fare conquistando l'argento al campionato del mondo disputato a luglio a Campione del Garda.

È abituato a salire sul podio Freddy Pilloni, che in Oman ha stravinto il titolo iridato sorprendendo per la sua grinta e maturità. Gli stessi componenti della squadra azzurra hanno voluto condividere con lui i momenti di grande felicità. Quando nella penultima prova ha conquistato la certezza matematica di aver vinto il Mondiale, lo hanno portato in trionfo sollevandolo sulla sua tavola. Resta solo il rammarico per il podio mancato dall'Italia nel Trophy Nations, il titolo iridato a squadre. «Purtroppo, nelle altre discipline le cose non sono andate bene nell'ultima prova – spiega –. L'Italia è scivolata al quarto posto ed è sfumato così il sogno di fare l'en plein. Sono stati splendidi i miei compagni di tutta la squadra azzurra con i quali sin dal primo giorno si è instaurato un grande feeling». Uno score incredibile, quello di Pilloni nelle acque di Al Mussanah, dove ha messo tutti in fila aggiudicandosi dieci prove su tredici. Un exploit arricchito anche da due primi e un quarto posto, scartato come peggior prestazione in classifica generale. Nella sua scia, a nove punti di distanza, il britannico Boris Shaw, incalzato al terzo posto dal turco Ozan Turker.

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