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Una suggestiva cerimonia apre le Olimpiadi invernali di Pechino

La delegazione italiana durante la sfilata nella cerimonia inaugurale dei Giochi
La delegazione italiana durante la sfilata nella cerimonia inaugurale dei Giochi

La squadra azzurra ha sfilato per penultima perché l'Italia ospiterà i prossimi Giochi

04 febbraio 2022
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PECHINO. La Cina apre i Giochi olimpici invernali in una serata di gelo. Ci ha provato il presidente del Cio, Thomas Bach, nel Nido d'Uccello, l'iconico stadio di Pechino 2008, a suonare le corde di spirito e tregua olimpici per scaldare l'atmosfera con un appello ai leader mondiali citando John Lennon, prima delle note di 'Imaginè: «date una chance alla pace» di fronte a tempi incerti. «Sfortunatamente la pandemia ha complicato le cose e per questo vi dobbiamo ancora più gratitudine. Grazie per aver reso i Giochi sicuri, per gli sforzi dei medici e per la solidarietà mostrata, per averli organizzati in scenario del genere», ha aggiunto Bach nel suo discorso pieno di ringraziamenti per la Cina.

La grande serata ha visto un protagonista chiaro: Xi Jinping, accompagnato dalla elegantissima first lady Peng Liyuan, un passo indietro quando ha raggiunto la tribuna d'onore. Tranne le parentesi iniziali e il breve saluto con il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, nessuno dei leader stranieri presenti è stato mai inquadrato dalla regia della cerimonia. Neanche Vladimir Putin, senza mascherina, che pure era l'ospite d'onore di Pechino nella sfida all'Occidente e che con Xi ha lanciato una sfida soprattutto agli Usa. Era in tribuna: si è alzato e ha salutato con i pollici in su quando sono sfilati gli atleti del Comitato olimpico russo, privo della bandiera nazionale per la squalifica dovuta al doping di stato.

Putin è stato poi è stato ripreso dalle telecamere quasi assopito al passaggio dell'Ucraina il Paese intorno al quale ha ammassato oltre 100mila soldati: la tv americana Nbc ha sottolineato che Putin aveva le mani incrociate in grembo e una posa rilassata. Sembrava aver chiuso brevemente gli occhi, prima di riprendersi all'improvviso tirando su la testa con gli occhi spalancati, guardandosi intorno.

La coreografia, curata di Zhang Yimou, non ha deluso, anzi. Il regista di Lanterne Rosse aveva promesso uno spettacolo «etereo e romantico», con soluzioni innovative e tecnologiche: ad esempio, un cubo di ghiaccio, poi sagome virtuali di giocatori di hockey che hanno lanciato un disco per infrangerlo. Un'allegoria, hanno spiegato gli organizzatori, per abbattere le barriere tra i popoli e muovere verso un futuro condiviso dell'umanità, secondo un slogan molto caro a Xi. Un trombettista bambino con le sue note ha riempito lo stadio, mentre i militari hanno issato la bandiera nazionale. Tanti bambini, anche vestiti da tigre, in onore del nuovo anno cinese che si è appena aperto, tra fuochi d'artificio e un gioco di luci e di ghiaccio grazie ai quasi 12mila metri quadrati di pannelli led.

Le note dell'overture del Gugliemo Tell di Rossini hanno accompagnato l'inizio della sfilata degli atleti: la Grecia ha rotto il ghiaccio, come vuole la tradizione. Le novità non sono mancate, così come il folclore: da Haiti al Madagascar e all'Arabia Saudita, le delegazioni sono salite a quota 91. La squadra di bob della Giamaica, i colori della Nigeria e poi il portabandiera della Samoa americana, Nathan Crumpton, che ha sfidato il gelo a torso nudo: gareggerà nello skeleton. Fredda, invece, l'accoglienza per il team Usa, su cui pesa il boicottaggio diplomatico del presidente Joe Biden per le accuse di violazione dei diritti umani nello Xinjiang, a danno della minoranza musulmana di etnia uigura.  Per tutta risposta, nella coppia di tedofori, c'era Dinigeer Yilamujiang, fondista uigura.

Il tricolore tenuto alto dalla portabandiera, Michela Moioli, ha aperto la delegazione dell'Italia, penultima squadra a sfilare prima di quella della Cina. Sopra la divisa da podio, la mantella tricolore, omaggio alla bandiera pensato da Giorgio Armani. Euforico il presidente del Coni Giovanni Malagò, a dispetto della quarantena per il Covid, nel dare l'annuncio che «Sofia Goggia: è pronta, sta tornando. Saranno Giochi dove potrà accadere di tutto. Rivolgo da qui un abbraccio a tutte le atlete e gli atleti dell'Italia Team». Decine di bimbi con lanterne a forma di colomba hanno creato un grande cuore al centro dello stadio, con un tocco poesia. Una coreografia dal forte effetto emotivo, ma da domani si fa sul serio con l'assegnazione delle prime medaglie. (ANSA).

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