Gigi Piras: «La B è un campionato durissimo ma il Cagliari resta tra le favorite»
L’analisi del vecchio bomber rossoblù dopo le prime gare di campionato: «Difesa ancora da registrare, Lapadula non ha segnato ma lo vedo molto presente»
Cagliari Il campionato di serie B sará rossoblu. Parola di Gigi Piras. Uno che, a parte gli inizi a Selargius e la chiusura al La Palma, ha sempre vestito da giocatore quei colori lì. Anche quando è andato, in prestito, alla Torres. Campionato rossoblù, ma non solo quattro mori: «Le favorite per me sono Genoa e Cagliari. Sì – spiega –, ma a patto che registriamo qualcosa soprattutto in difesa e a centrocampo. Anche se in questo settore contro il Modena ho visto bel gioco e qualità. Attenzione però, non sarà facile: bisogna aspettare una decina di partite per capire bene quale sarà la situazione. Sabato ho visto Genoa-Parma, squadre che corrono e che hanno giocatori di grande qualità. Sará dura sino alla fine, ma il Cagliari è sicuramente in corsa». La difesa è il reparto che gli piace di meno: «Così al primo colpo d’occhio, sembra un problema di posizioni. Forse ci sarebbe voluto nelle rotazioni un altro elemento di esperienza visto che Altare è bravo, ma sta iniziando a giocare a questi livelli solo dall’anno scorso. Ma potrebbe essere un problema di amalgama. Anche il fatto di avere un portiere nuovo può incidere: forse deve parlare e farsi capire di più dai compagni perché da dietro può tenere meglio sotto controllo la situazione».
In attacco gioca Lapadula. Ma manca il gol: «Siamo a inizio stagione – dice Piras – gli errori ci possono anche stare. Però Lapadula è sempre lì, a un passo dal gol: prima o poi arriverà. Il dramma è quando uno alle occasioni non ci arriva neanche. Luvumbo: «Un po’ mi ricorda Ravot quando entrava e scombussolava all’improvviso le difese avversarie». Con Mancosu ha un primato in comune: esordio in A con gol. «Bravo ed esperto, conosce bene la B. Come Viola può dare tanta qualità e assist. Deiola? Non lo vedo centrale davanti alla difesa. Liverani avrà i suoi buoni motivi perché vede la squadra ogni giorno, ma in questo modo vengono a mancare i suoi inserimenti davanti». Desogus invece in prestito: “Mi sarebbe piaciuto vederlo ancora a Cagliari ma, per giocare, è giusto che sia andato via. Perché da queste esperienze in prestito si impara tanto. Io da Vanni Sanna, ottimo giocatore e ottimo allenatore, alla Torres ho imparato tante cose, a cominciare dal modo di proteggere la palla. Insegnamenti che poi mi sono serviti per tutta la carriera».