La Nuova Sardegna

Sassari Il sollevamento pesi ha dato spettacolo sulle pedane del Crowne Plaza di San Donato Milanese con le finali dei campionati assoluti italiani di specialità. Per due giorni i più forti pesisti italiani si sono dati battaglia per vincere il tricolore nello strappo e nello slancio . Bellissima la prestazione degli atleti sardi che hanno portato a casa ben cinque ori.

Tra i protagonisti Sergio Massidda, il pesista di Ghilarza, 20 anni, per tre volte campione del mondo junior, che ha vinto il titolo italiano nello strappo, categoria 61 chili. Il pesista sardo, che è ritornato in pedana dopo mesi lontano dalle competizioni, ha migliorato di ben due volte il suo precedente record di strappo: prima 131 in seconda prova e poi 134 in terza. Nello slancio invece , dove Massidda non ha gareggiato, è stata battaglia tra Massimiliano Rubino e Claudio Scarantino: l’ha spuntata il palermitano con 126 kg mentre al giovane nisseno è andato l’argento con 125, bronzo per Federico Rona con 115 kg.

Ottima gara per Marco Bitti, il 23enne di Nule che si è laureato campione italiano assoluto nella categoria fino a 102 kg, sia di strappo (141 kg) sia di slancio (170 kg), con 5 prove valide su 6. E ancora: titolo italiano per Andrea Corbu nello slancio e nello strappo (categoria 67 chili).

Non è invece salito in pedana il sassarese Davide Ruiu. Lo ha deciso il direttore tecnico Sebastiano Corbu, che ha preferito preservarlo in vista dei prossimi impegni internazionali.

Le finali di San Donato Milanese sono state anche l’occasione per applaudire di persona gli atleti che hanno conquistato medaglie e titoli a gli ultimi campionati Europei Youth e ai Giochi del Mediterraneo, da Nino Pizzolato a Giulia Imperio a Mirko Zanni.

Soddisfatto il presidente della Federpesistica Antonio Urdo: «L’Italia si sta ponendo sempre di più al centro della pesistica mondiale e devo dire che ce lo meritiamo: abbiamo gli atleti tra i più forti al mondo, tre medaglie olimpiche, primatisti, siamo una nazione di riferimento anche dal punto di vista tecnico. Complimenti ragazzi».