La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Cagliari
Calcio

Lapadula, professione bomber: il Cagliari sogna con i suoi gol

di Enrico Gaviano
Lapadula, professione bomber: il Cagliari sogna con i suoi gol

Impatto super in rossoblù: nove le reti segnate sinora. Lui felice: «Bello vincere»

3 MINUTI DI LETTURA





Cagliari Il calcio di Lapadula? Brutto, sporco e cattivo. Ma efficace. Un mix che sembra adatto a definire un calciatore metà italiano e metà peruviano. A 33 anni compiuti giusto martedì scorso sta ricoprendo a Cagliari una seconda giovinezza. Sinora in rossoblù 9 gol più uno in Coppa Italia, ma sopratutto un ruolo di autentico trascinatore della squadra che, anche grazie o forse è meglio dire soprattutto ai suoi gol, resta aggrappata al treno promozione.

Capitano mio capitano. Sabato è sceso in campo con la fascia di capitano al braccio. E ha recitato il ruolo nell’autentico significato della parola. Lì davanti a correre, a sbattersi, a inseguire tutti i palloni, a fare a sportellate con gli avversari. Quando l’arbitro ha espulso Altare, i tifosi sugli spalti hanno temuto il peggio. Invece lui ha tirato su le maniche è ha suonato la carica. Prima una percussione incredibile a scartare gli avversari come birilli costringendo la difesa del Benevento a sbattere il pallone in angolo. E su quel corner, battuto con un tocco felpato da Millico, in mezzo a una selva di difensori ospiti, è spuntata proprio la sua testa. Palla dentro, 1-0 e successo prima ipotecato e poi conquistato con le unghie e con i denti nel finale convulso.

Bello vincere. Alla fine della partita le immagini della telecamera dedicata del Cagliari calcio per i social della società rossoblù hanno catturato il suo sorriso e una frase significativa: “E’ bello vincere!”. Lo spirito di Lapadula è questo. Lui vuol vincere sempre, anche quando la situazione si fa dura difficile, quasi fosse un secondo Ranieri ma in campo. Ha dovuto farsi largo nel calcio italiano, arrivando anche a fare 8 gol con la maglia del Milan, il momento più alto della sua carriera. Da giramondo del pallone non ha mai tirato indietro la gamba, offrendo tutto il suo impegno per la maglia della società che lo ha ingaggiato. Una carriera iniziata nei campetti di serie D e C2 e che lo ha portato a segnare sinora 156 gol fra campionati e coppe più 8 con la maglia della nazionale peruviana, con i tifosi andini che lo hanno adottato proprio per questa sua caratteristica di lottatore che non si arrende mai sino all’ultimo minuto di ogni partita.

Reti fondamentali. Nello scorrere i tabellini delle partite in cui ha fatto gol ( nessuna doppietta), si scopre che ogni volta che Lapadula segna il Cagliari non perde. Sinora in totale nove reti, più il rigore contro il Perugia in Coppa Italia, il suo primo ufficiale con la maglia rossoblù. In B ha iniziato aprendo le danze nella vittoria esterna per 2-0 di Benevento, e nelle due ultime partite le sue reti hanno regalato il successo interno contro la Spal e contro il Benevento. Una sequenza d’oro, insomma, che tiene il Cagliari ben dentro l’area play-off promozione.

Classifica cannonieri. Al momento Lapadula è in media con le realizzazioni delle sue ultime stagioni, ed è anche in terza posizione nella classifica dei cannonieri della B dietro Cheddira del Bari e Brunori del Palermo. Come dire, per la società un acquisto azzeccatissimo.
 

Primo piano
I volti della gig economy

L’ordinanza anti-afa, i rider: «Se non lavoriamo non si vive»

di Francesco Zizi
Le nostre iniziative