Ranieri recupera Mancosu e Pavoletti e sprona la squadra: «A Perugia voglio un Cagliari motivatissimo»
Il tecnico avverte i suoi giocatori: «Dobbiamo essere concentrati al massimo altrimenti ci metteranno sotto»
Cagliari Tre giornate alla fine della stagione regolare e il Cagliari deve spingere al massimo per salire ancora la classifica e magari agganciare il quarto posto. Si comincia già venerdì sul campo del Perugia affamato di punti salvezza. «Non sarà facile _ dice subito Ranieri nella consueta conferenza stampa che precede di due giorni l’impegno in campionato _. Il Perugia contro la Spal si è battuta alla grande. Ha un allenatore che stimo molto e che ha vinto dieci campionati. Ci aspetta una giornata difficile, in un ambiente carico. Vogliono batterci. Dobbiamo essere pronti, sappiamo quello che ci aspetta. Si vince con la testa. Loro metteranno una motivazione altissima, se noi siamo preparati mentalmente la giocheremo alla pari altrimenti ci metteranno sotto».
Mancheranno Rog e Dossena squalificati e rientrerà Azzi. Ma qualcosa di positivo succede nell’infermeria rossoblù. «Mancosu e Pavoletti ieri hanno fatto un lavoro differenziato oggi invece sono stati in gruppo con noi, sono pienamente recuperati dunque _ dice Ranieri che però aggiunge _. Falco non è disponibile, gli fa male ancora il ginocchio e anche stavolta non ci sarà».
Domenica è stato un Cagliari che ha mutato volto in corso d’opera. «Contro la Ternana ho cambiato modulo, ma in qualche modo lo avevo già accennato alla vigilia _ dice il tecnico rossoblù _. Rocordate? Lo avevo detto che anche loro avevano questa caratteristica. Ho cambiato per fare meglio, con un sistema di gioco e con diversi giocatori in campo fra il primo e il secondo tempo. Alessandro Deiola centrale? Lo ha già fatto altre volte e quindi l’ho messo questa volta perché mi dava ottime garanzie. Non so per Perugia, vedere cosa fare se riproporre questa disposizione o meno».
Intanto contro la Ternana non ha segnato Lapadula ma sono arrivati i gol di un difensore e di un centrocampista. «Un fatto importante di sicuro. Ma quello che dico sempre ai miei giocatori è che senza tirare in porta non nascono i gol. Ma se non hai nelle corde il tiro, magari passa la palla a un compagno. Però ripeto, anche da un tiro sbagliato può crearsi una situazione interessante. Bisogna provarci dunque».
A Perugia mancherà Dossena, per la prima volta daq quando ha conquistato la maglia da titolare al centro della difesa. «Sì manca Dossena, ma non mancano certo i giocatori affidabili. C’è Goldaniga, c’è Altare. Sono stati fuori lasciando spazio a Dossena, ma è stato un sacrificio per me non utilizzarli perché hanno sempre fatto bene».
Guai a cullarsi sugli allori per il nome che la squadra porta. Ranieri è molto chiaro. «Ci chiamiamo Cagliari e dobbiamo giocare di conseguenza, sapendo che nessuno ci regala nulla _ avverte _. Ora il campionato è nel vivo e vedete, ogni gara è difficile, sempre complicato. Così sarà per le prossime tre. E non solo per noi, ma per tutti. Guai denigrare gli avversari perché noi ci chiamiamo Cagliari».
Infine un pensiero ai tifosi per il loro comportamento domenica scorsa. «Grazie perché
questa volta non hanno fatto lo sciopero dei 30 minuti. Ci hanno dato spinta importante, segnato subito e poi dopo il recupero loro, siamo stati sempre sostenuti. Guai se ci fischiassero quando magari perdiamo un attimino la bussola, peggiorerebbero le cose. Abbiamo bisogno assoluto dei nostri tifosi».