Dinamo contro Venezia, caldissima gara 3 al Palaserradimigni
Dopo aver pareggiato la serie in Laguna la squadra di Bucchi vuole sfruttare il fattore campo nella prima delle due partite al PalaSerradimigni (ore 21)
Sassari. Per Stefano Gentile non c’è dubbio: «Tutte quelle dei playoff sono importanti, ma per esperienza dico che gara3 è decisiva, quella che dà il “colpo emotivo” che indirizza la serie» dice la guardia. E la gara3 dei quarti dei playoff scudetto contro la Reyer Venezia la sua Dinamo la gioca stasera alle 21, finalmente al PalaSerradimigni (diretta DMax, streaming su Eleven), davanti a un pubblico che riesce sempre a dare l’aiutino in grado di fare la differenza. Ma il più lo dovrà fare la squadra, giustamente galvanizzata dall’esaltante successo ì in gara2 al Taliercio e dalla situazione di 1-1 dopo le prime due gare in Laguna: chiunque in casa Dinamo ci avrebbe messo la firma.
Una gara non conta. L’esperta guardia biancoblù spiega che «dovremo essere ancora più superconcentrati di gara2, dove abbiamo raggiunto la possibilità di chiudere la serie in casa. Però può essere un’arma a doppio taglio: quando non hai niente da perdere giochi in maniera più leggera. Il nostro passo avanti sarà dimostrare più maturità giocando per vincere e non per non perdere». Significa mantenere la carica energetica di lunedì «consapevoli che giochiamo con un avversario di grosso livello, che ogni gara è diversa dall’altra e lo sarà anche questa, e che dobbiamo puntare sulle nostre certezze e la nostra solidità». Non si può far finta di nulla dopo una vittoria (+26) di quelle che lasciano il marchio di fuoco sulla pelle dell’avversario, ma «anche se fossimo tornati sul 2-0 a favore, ciò che conta è solo passare il turno: guarda cosa è successo al Partizan, che ha vinto due volte a Madrid e poi è uscito. Certo una vittoria così ci puoi dare dei segnali, su ciò da cui ripartire e su ciò che puoi fare meglio».
Nessun dorma. Per coach Piero Bucchi, che fuori onda scherza sull’anomalo spostamento alle 21,30 della gara4 di sabato per esigenze televisive («faremo un pigiama party») la cosa più importante è «che si è giocata una partita con grande sacrificio da parte di tutti. Abbiamo già voltato pagina, mi aspetto una reazione importante da parte di Venezia. Dobbiamo essere pronti a contrastare l’energia che metteranno in campo. Mi aspetto una gara ruvida e che il talento della Reyer emerga. Noi però giochiamo in casa e sono sicuro che il palazzetto sarà molto caldo e corretto e saprà darci una bella spinta. Affrontiamo questa gara con fiducia». L’allenatore bolognese loda «il lavoro difensivo fatto da tutti. Diop? Ousmane ha fatto un’altra partita buonissima, e ne ha messe in fila parecchie, un po’ ciò che gli mancava per migliorare davvero. Mi è piaciuta molto la sua intervista a fine partita in cui ha elogiato Stephens, è un bellissimo segnale sull’attaccamento ai colori».
Resettare. È la parola d’ordine, perché «gara2 è finita, ci aspetta un’altra battaglia e non bisogna cullarsi sugli allori. Dopo Bologna e Milano, la Reyer ha il roster più lungo e le armi per portare a casa un buon risultato; è in grado di trovare risorse al di là delle prestazioni dei singoli. La cosa importante è che si ragiona come squadra e non come singolo, è una cosa che abbiamo costruito giorno per giorno». Molto dipende dalla difesa: «Ci ha fatto compiere un passo avanti rispetto a gara1, importante riuscire a difendere anche quando non si fa canestro». Ha pensato alle loro contromosse? «Posso fare delle ipotesi, non so cosa faranno davvero ma so dove vogliamo andare: la chiave importante sarà leggere i loro aggiustamenti e rispondere in maniera adeguata».