Sassari, sono Black Sheep ma nel baseball vogliono diventare il club numero uno
Già 120 tesserati, poi c’è il settore giovanile
Sassari È in attività solo da poco più di tre anni e mezzo, ma è evidente che li ha vissuti intensamente la Black Sheep Sassari, per quanto riguarda baseball e softball.
Tutto è cominciato nel gennaio 2020, quando un nucleo di dirigenti e giocatori provenienti da un'altra realtà ha deciso di “mettersi in proprio”, e dare vita a qualcosa che corrispondesse di più alle proprie aspettative.
«L'idea era dare a questo sport un movimento degno di quello che può offrire una piazza come Sassari – spiega il vice presidente Gianluigi Merella – va riconosciuto il merito a chi fino a quel momento aveva fatto in modo che il baseball ed il softball non scomparissero in città, ma c'era voglia di novità. Per noi quello che c'era prima esisteva da anni, ma mancava di una visione futura».
Fatti due conti con le date il momento non è stato particolarmente felice, con l'esplosione della pandemia di covid che ha bloccato qusi tutta l'attività a livello nazionale ed internazionale. Anche se in realtà proprio sport come baseball e softball, che si praticano all'aperto, hanno conosciuto un vero e proprio boom.
La Black Sheepsassari infatti è arrivata in poco tempo ad accogliere oltre centoventi tesserati come agonisti, oltre all'attività giovanile.
«Qualcuno è rimasto, qualcun'altro ha smesso – prosegue Merella – al momento contiamo una sessantina di agonisti, divisi fra C maschile, B femminile e under 15 di baseball. Ma nel frattempo abbiamo lavorato tanto nell'attività promozionale, dove abbiamo coinvolto oltre quattrocento giovanissimi fra i dieci ed i diciassette anni. I nostri elementi più grandi sono del 2000. Dal 2021 abbiamo in gestione il campo comunale a Li Punti, che è aperto 345 giorni all'anno. Il nostro obiettivo è quello di crearci i giocatori e le giocatrici in casa».
La società presieduta da Marco Russu insomma ha le idee chiare: promuovere le risorse offerte dal territorio, e magari, in un futuro non troppo lontano, provare a scalare qualche gradino della classifica nazionale.
«La base della squadra dobbiamo costruircela in casa – è l'affermazione di Gianluigi Merella, uno di soci fondatori della società – abbiamo quattro allenatori: Antonio Filosa, che è anche il responsabile del settore tecnico, Claudia Scotto, Fabrizio Cordeddu e Stefania Sara. Nel frattempo ne stiamo formando altri tre. Quest'anno abbiamo pensato prima di tutto a far fare ai nostri atleti e atlete più esperienza possibile. Le ragazze dopo un inizio difficile hanno iniziato a vincere qualche partita nella seconda parte del campionato, i ragazzi sono arrivati a giocarsi le gare fino all'ultimo, cedendo le armi spesso solo per inesperienza. Pensiamo che la strada sia quella giusta. Quando ci renderemo conto di avere un gruppo pronto a lottare per il salto di categoria valuteremo la possibilità di inserire un paio di innesti per dare la spinta giusta. Ma la nostra prima ambizione resta quella di disputare tutti i campionati giovanili».