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Primo allenamento per McKinnie, la Dinamo si prepara all’esordio

di Mario Carta
Alfonzo McKinnie giocatore della Dinamo Basket Banco di Sardegna
Alfonzo McKinnie giocatore della Dinamo Basket Banco di Sardegna

Domenica alle 17,30 a Sassari la sfida con Napoli

28 settembre 2023
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Sassari Con l’arrivo di Alfonzo McKinnie, sbarcato ieri pomeriggio ad alghero, sottoposto alla trafila delle visite mediche e in campo già in serata per il suo primo allenamento, verrebbe da dire che la Dinamo è al completo. E lo è, perché per l’esordio in campionato domenica (17.30) al PalaSerradimigni contro Napoli coach Piero Bucchi in effetti ha a disposizione tutti gli uomini disponibili. Meno gli infortunati. McKinnie, ala ex Nba che ieri ha conosciuto i nuovi compagni, è arrivato per sostituire Eimantas Bendzius, infortunato nel Mondiale che stava disputando alla grande con la sua Lituania. Operato a un tendine d’Achille, ne avrà per sei-sette mesi e alternerà la terapia per il recupero fra Klapeida e Sassari, sempre seguito da vicino dalla società. Che monitora giorno per giorno anche la situazione dell’esterno Breein Tyree e dell’ala greca Vasili Charalampopoulos. Per loro infortuni muscolari dall’entità non definita dalla società, ma sicuramente salteranno più della prima partita. Ha problemi di natura muscolare anche Tommaso Raspino (out domenica) «e tutti gli altri sono sani», sorride il gm della Dinamo Federico Pasquini, che non scorge analogie con l’avvio della scorsa stagione altrettanto segnata dagli infortuni.

Qualcosa di sbagliato? «No, a parte l’imponderabile come gli infortuni di Bendzius e i Treier in Nazionale l’anno scorso, tutti i giocatori hanno un allenatore di riferimento durante l’estate – spiega –, e pertanto c’è chi arriva al raduno troppo allenato e chi troppo poco, poi tutti vanno inseriti nel sistema collettivo». Disponibili Whittaker, Gombauld, Gentile, Kruslin, Cappelletti, Treier, Diop e Pisano. «Siamo sereni e tranquilli – conclude l’uomo-mercato del Banco di Sardegna –, recuperiamo. Con pazienza, cercando di sdrammatizzare. La situazione questa è, non puoi farci niente ma se ti fai schiacciare sei morto, bisogna ripartire e ragionare in positivo perché se pensi che è sfiga allora la sfiga arriva veramente. Abbiamo giocato delle ottime partite in Israele, la conoscenza della squadra cresce e lo spirito non è cambiato: lottare, non mollare mai. Partiamo da chi sta bene, siamo al 100 per 100 e Piero Bucchi è bravissimo a gestire queste situazioni».

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