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Lo psicologo Viola ha guarito un Cagliari in crisi profonda

di Enrico Gaviano
Lo psicologo Viola ha guarito un Cagliari in crisi profonda

Tre gol nelle ultime quattro partite e tutti decisivi per il centrocampista

07 novembre 2023
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Cagliari Segna ed esulta in maniera tutto particolare, con un gesto che mima l’uomo mascherato. Quattro partite per cambiare la sua storia nel Cagliari. Nicolas Viola, calabrese, 34 anni, era stato sinora una sorta di oggetto misterioso. Nella scorsa stagione aveva praticamente ricoperto il ruolo di comparsa. Appena 16 presenze e un gol su rigore, prima di fare la sua parte nella coda degli spareggi promozione.

Claudio Ranieri, però, ha sempre creduto nelle qualità di questo giocatore. Piedi buoni, visione di gioco, e sinistro insidiosissimo. In questa stagione Viola, laureato recentemente in psicologia, si è rimesso a posto fisicamente lavorando sodo e aspettando la chiamata dell’allenatore. E nelle ultime quattro partite, compresa quella di Coppa Italia, ha segnato tre reti e confezionato l’assist del parziale 3-3 di Pavoletti nella sfida poi vinta contro il Frosinone.

Un ruolino di marcia che lo hanno catapultato fra i protagonisti della resurrezione del Cagliari. A giocare parecchio a favore del calciatore di Oppido Mamertina, il modulo varato da Ranieri con il ritorno in piena forma di Mancosu, cioè il 4-3-1-2. «Viola è un giocatore intelligente e che sa cosa fare – ha sottolineato domenica Ranieri –. Per questo può svolgere lo stesso ruolo di Mancosu». E Viola si è messo a disposizione senza tentennamenti.

Lui si gode questo momento d’oro. «Mi alleno con impegno e Ranieri se ne sta accorgendo – afferma –. Il Cagliari in queste ultime gare ha fatto un bel salto di qualità superando alcuni problemi emersi in precedenza. È stato importante vincere contro il Frosinone, un risultato che ci ha restituito fiducia nei nostri mezzi».

Viola ha smentito i detrattori facendo felice invece chi ne aveva sempre visto delle ottime qualità. Che, fra l’altro si erano viste già all’inizio della passata stagione, quando fece un gol importantissimo in Coppa Italia, e sempre su punizione contro il Perugia. Poi il periodo buio, in cui a dargli una mano per non mollare ha contribuito non poco Gianluca Lapadula, sua compagno al Benevento. Lapa-gol a ogni sua rete correva verso la panchina andando ad abbracciare il compagno meno fortunato. Domenica la scena si è vista al contrario, con Nicolas che è corso a festeggiare la sua rete insieme all’italo-peruviano. Una bella amicizia che promette di regalare altre soddisfazioni ai tifosi rossoblú.
 

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