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Alla Torres piccoli calciatori crescono

Alla Torres piccoli calciatori crescono

Al via la seconda edizione del progetto S.E.F. Il viaggio dei ragazzi inizia dallo spogliatoio con un relatore d’eccezione: il presidente rossoblù Stefano Udassi

24 novembre 2023
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Sassari Al via la seconda edizione del progetto S.E.F. (Sport, Educazione, Formazione), iniziativa della Fondazione Torres in collaborazione con la Torres Sassari targata Abinsula. Il viaggio dei ragazzi inizia dallo spogliatoio della Torres. Un vero e proprio master aperto ai giovani del settore giovanile torresino e incentrato sul tema del rispetto affidato alle parole di relatori d'eccezione - il primo il presidente Stefano Udassi - che condividono sapere, vita ed esperienza con i loro giovani interlocutori.

Un percorso denso, al termine del quale i più meritevoli - dentro e fuori dal rettangolo verde - vivranno una esperienza calcistica fuori dall’ordinario. Sono 19 i ragazzi, ascoltano, non si annoiano e probabilmente sognano quel che l'ex bomber, capitano e attuale presidente della Torres sta raccontando. Al loro fianco il loro responsabile tecnico settore giovanile Luca Raineri, il mister della squadra Mario Desole e il suo prezioso staff. Presente anche Umberto Carboni, presidente della Fondazione Torres che questo spazio lo ha costruito e immaginato in forma di progetto proprio con la società sassarese, riproponendolo in questa seconda edizione dopo il grande successo della prima. "Sette anni trascorsi dentro questo spogliatoio, i 7 anni che mi han formato più di tutti: mi ero appena sposato, stavo per diventare padre, sono nato a 100 metri dallo stadio, a 16 anni ho esordito in serie D e ho sempre sognato di fare il calciatore e di giocare con la maglia della Torres. ma non é tutto rose e fiori. Scontato? No, vero. Non si molla mai, nelle difficoltà. Soprattutto nelle difficoltà".

Parla così Udassi ai giovani dell’under rossoblù radunati nel cuore dello stadio "Vanni Sanna", seduti sugli scranni dello spogliatoio. “Dovete avere rispetto verso voi stessi come persone e verso le altre persone, verso qualunque persona vi stia accanto" ribadisce Udassi che parla anche dell'omicidio di Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dal fidanzato. "Parlo a voi e non faccio retorica, perché voi potete comprendere quel che è successo e potete valutare il peso del significato dell’assurdo gesto compiuto: indossando questa maglia però potete aiutare a cambiare le cose ed essere veicolo prezioso di trasmissione di messaggi positivi". Perché il calcio è amore e rispetto.

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