Aggressione al portiere dell’Olbia: Daspo di 3 anni per il padre di Cristian Shpendi
Il Cesena dovrà giocare una partita a porte chiuse e pagare mille euro di multa
Olbia Il fattaccio è costato caro. Al diretto interessato, che non potrà mettere piede in alcun impianto sportivo per i prossimi tre anni, e al Cesena, che deve pagare una multa di mille euro e giocare una partita casalinga a porte chiuse, senza nessuno sugli spalti.
Il fatto È questa la pioggia di decisioni arrivate da giudice sportivo e questore dopo l’episodio che ha visto protagonista, in negativo, Liman Alex Shpendi. Il padre dell’attaccante del Cesena Cristian è intervenuto domenica 7 gennaio pochi istanti dopo la fine di Cesena-Olbia, entrando in campo, per colpire con un pugno il portiere dell’Olbia Filippo Rinaldi. Reo, secondo Shpendi, di aver fatto male al figlio durante uno scontro di gioco dove l’estremo difensore, in uscita, ha colpito al volto l’avversario. Una scena durata pochi secondi, ripresa dai telefoni presenti e dalle telecamere dello stadio, dove il portiere in parte è riuscito a schivare il colpo ed evitare il pugno dritto al volto. Lunedì si erano espressi sui loro canali ufficiali i due club, entrambi condannando l’episodio.
Daspo Papà Shpendi si era poi scusato di fronte alle telecamere della Rai, dicendo di aver perso la testa e di essersi pentito, chiedendo scusa all’Italia e al Cesena. Sottolineando di non aver centrato il giocatore. Ieri mattina il questore di Forlì-Cesena Claudio Mastromattei ha firmato il Daspo nei confronti di Liman Alex Shpendi con il quale vieta l’accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive e amichevoli sia in Italia che all’estero per tre anni. Da qui in avanti guarderà le partite dei figli – oltre a Cristian, Stiven che è attaccante dell’Empoli – solo in televisione. Dalla Questura è stata ricostruita la dinamica grazie alle immagini fornite dal sistema di video-sorveglianza dello stadio Manuzzi. Per l’aggressione, il responsabile era stato subito denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di invasione di campo e per percosse.
Porte chiuse Il giudice sportivo, dopo aver letto il referto del direttore di gara di Cesena-Olbia, l’arbitro Antonio Di Reda di Molfetta, e le relazioni della Procura federale e del commissario di campo, ha deciso per una multa da mille euro al Cesena e inoltre, come si legge nella nota del giudice sportivo, «nell'individuazione della sanzione più adeguata alla gravità delle condotte perpetrate ed alle conseguenze concrete che ne sono derivate» ha previsto anche «l’obbligo di disputare una gara casalinga a porte chiuse». Inoltre «dispone che la sanzione della disputa di una gara casalinga a porte chiuse sia scontata in occasione della seconda gara casalinga di campionato che la società Cesena disputerà successivamente alla data di pubblicazione della presente decisione, onde consentire alla Lega italiana calcio professionistico di adottare le misure conseguenti alla sanzione irrogata». Dunque secondo il calendario si tratterà di Cesena-Fermana del prossimo 2 febbraio.
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