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Stefano Oppo va a Parigi a caccia del bis: «Sogno una medaglia»

di Sergio Casano
Stefano Oppo va a Parigi a caccia del bis: «Sogno una medaglia»

L’olimpionico in questi giorni è al raduno federale a Livigno. «Sarà molto dura, i team dell’Irlanda e della Svizzera sono la nostra bestia nera»

11 giugno 2024
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Cagliari A poco più di un mese dai Giochi Olimpici, Stefano Oppo si ossigena con la nazionale di canottaggio in alta quota, a Livigno, comune in provincia di Sondrio situato a oltre 1800 metri di altitudine, dove il Remo azzurro delle diverse categorie sta svolgendo un raduno federale. Al collegiale, iniziato il 30 maggio scorso e che proseguirà sino al 19 giugno, stanno partecipando 45 atleti di cui 31 uomini e 14 donne, sotto la guida del dt Francesco Cattaneo e del suo staff tecnico, tra i quali spicca il mitico Agostino Abbagnale, oro olimpico a Seoul, Atlanta e Sydney.

«A Livigno si fatica sia a terra che in acqua – dice l'atleta oristanese in forza al Gruppo sportivo dei Carabinieri – . Ci alleniamo intensamente sul lago Gallo, compiendo dei percorsi con panorami mozzafiato di circa sei chilometri, spingendoci fino al confine svizzero, che non possiamo oltrepassare. L'altura è un effetto allenamento, a basse intensità, volumi alti, tanto allenamento per essere pronti alla velocizzazione e ai lavori più lunghi. Oltre alle lunghe remate in barca, lavoriamo nel centro di preparazione Olimpica del Coni, dove ci alleniamo in palestra con i pesi, la bici e i remoergometri». Stefano Oppo, 30 anni il prossimo 12 settembre, medaglia di bronzo a Tokyo, ai piedi del podio a Rio de Janeiro nel 2016, sogna di concedere il bis a Parigi. Confortato anche dal fatto che è reduce da una stagione straordinaria nella specialità del doppio leggeri, scandita da due vittorie alla Coppa del mondo di Varese e Lucerna, e dalla medaglia d'argento conquistata agli Europei disputati sul lago di Szeged, in Ungheria.

Parigi 2024, quali sono le sue aspettative, insieme al suo compagno di barca Gabriel Soares?
«L'obiettivo è il podio, perché una medaglia alle Olimpiadi ha un significato particolare, è speciale rispetto a quelle che si conquistano nelle altre gare internazionali. Sarà una lotta molto dura in acqua, ci dobbiamo guardare bene dai nostri storici avversari, come l'Irlanda, la Svizzera e, aggiungerei, anche la Repubblica Ceca. Il team irlandese è stato sempre la nostra bestia nera: ultimamente non ha partecipato agli Europei, e all'unica tappa di coppa del mondo di Lucerna in cui ha gareggiato ha avuto qualche problema per un componente dell'equipaggio reduce da un infortunio. Io e Gabriel comunque continuiamo a lavorare per arrivare in forma e concentrati alle Olimpiadi, dove nulla è scontato, visto che anche gli equipaggi sfavoriti si trasformano fornendo grandi prestazioni».

Come passa le giornate dopo gli allenamenti?
«A Livigno siamo ospiti di una bellissimo resort, dotato di una spa con piscina, dove cerco di rilassarmi. Possiamo mangiare quel che vogliamo ma senza sgarrare, anche se possiamo toglierci qualche piccolo sfizio, come la pizza. Per il resto, mi piace guardare la tv, dove seguo tanti sport, compresi gli europei di atletica in corso questi giorni. Mi piace anche il calcio, visto che sono tifoso del Cagliari, anche se sotto sotto seguo l'Inter, una tradizione di famiglia, trasmessa da mio papà Luigi, con il quale quest'anno abbiamo assistito a San Siro all'incontro tra l'Inter e la Lazio».

Per il canottaggio ha lasciato la Sardegna all'età di 15 anni. Sente nostalgia dell'isola?
«La Sardegna non mi manca tanto anche perché appena ho qualche giorno libero faccio un salto a Oristano per ritrovare gli amici e i miei genitori. Papà Luigi e mamma Adriana mi hanno sempre seguito anche all'estero nelle gare internazionali. Quando vinci è bello festeggiare con la tua famiglia, quando perdi ti senti meno solo. In estate, frequento le spiagge dell'oristanese, San Giovanni e is Aruttas sono quelle che preferisco».

Oltre la medaglia a Parigi, quali sono i suoi obiettivi futuri?
«Voglio dire subito quello più importante della mia vita: l'anno prossimo abbiamo programmato con la mia fidanzata Camilla il matrimonio, dopo sette anni e più di fidanzamento. Lei è anche la mia addetta stampa e vive a Cernobbio, in provincia di Como, dove ogni tanto la raggiungo per rilassarmi sul Lario. Ho un altro importante obiettivo da raggiungere, la conclusione degli studi universitari: sono iscritto a Roma alla facoltà di Scienze Politiche e Relazioni internazionali. La laurea era uno dei miei obiettivi che alcuni anni fa avevo dovuto interrompere per partecipare alla campagna olimpica di Rio de Janeiro».

Continua a remare sempre più forte nel acque del lago di Livigno Stefano Oppo, che con il suo compagno Gabriel Soares si trasferirà con la nazionale in Francia per i Giochi olimpici di Parigi. La prima gara è in programma il prossimo 28 luglio nel complesso di Vaires-Torcy, tra Disneyland e Parigi, il Nautical Stadium. che ospiterà le manifestazioni olimpiche riservate alla canoa e al canottaggio. Il conto alla rovescia è già cominciato.

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