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Rugby, l’Alghero ci crede: «Pronti per dire la nostra»

di Gianna Zazzara

	Giocatori dell'Alghero Rugby in azione contro il Biella
Giocatori dell'Alghero Rugby in azione contro il Biella

Coach Marco Anversa: «Abbiamo fatto acquisti in tutto il mondo, una bella spinta per la squadra»

20 agosto 2024
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Alghero Si parte dallo zoccolo duro degli algheresi, con il capitano Mario Serra e il suo vice Guglielmo Delrio, poi l’aggiunta di giocatori in arrivo da mezzo mondo e una spruzzata di gioventù. L’Amatori Alghero Rugby è pronto ad affrontare il nuovo campionato di Serie A che partirà il 13 ottobre, lasciandosi alle spalle le difficoltà dello scorso con una salvezza decisa al fotofinish.

Le redini le ha sempre in mano Marco Anversa, 44 anni, il coach lombardo con esperienze importanti (uno scudetto in Top Ten, presenze in Heineken Cup e in Nazionale A, tanto per capirci), che ha scelto Alghero come luogo del cuore.

Coach, si parte. Dove vuole arrivare questa Alghero?

«È una squadra quasi del tutto rinnovata. Una rosa voluta e cercata intanti mesi di lavoro estivo. Sono molto contento della campagna acquisti. Abbiamo fatto “spese” in tutto il mondo: Australia, Sudafrica, Argentina e Georgia. Sono giocatori che arrivano da campionati importanti e che daranno una bella spinta alla squadra. Ma anche gli algheresi sono pronti a dire la loro, compreso Marco Spirito che quest’anno è al suo ultimo anno di attività. Gli stranieri arriveranno a fine mese e poi via con gli allenamenti. Il segreto per formare un bel gruppo? Metodo, organizzazione e fiducia, tanta fiducia. Mi auguro che la squadra trovi l’identità che cerchiamo».

Nella rosa c’è anche un gruppetto di giovanissimi.

«Cinque algheresi, tutti diciottenni. Sono contento di questa scelta perché è importante raccordare l’attività delle giovanili al rugby dei “grandi”. In questo modo capitalizziamo il patrimonio di esperienze e passione che può farci fare un salto in avanti».

La prima di campionato in trasferta contro il Calvisano, un osso duro.

«È la più forte di tutto il campionato, anche se Torino e Milano non sono da meno. Ma scenderemo in campo per vincere. Anzi, lo dico forte, quest’anno partiamo con grandi ambizioni. L’Alghero Rugby vuole dire la sua in questo campionato».

Quindi siete pronti per le levatacce all’alba.

«Vivere in un’isola da questo punto di vista è uno svantaggio. È complicato prendere l’aereo alle 6 del mattino e giocare nel pomeriggio, è una prova di forza». Il primo test il 14 settembre quando riceverete l’Olbia per un’amichevole. «In quel momento si scopriranno lecarte, sono molto curioso di vedere la squadra dei miei sogni in campo».

A settembre partono le iscrizioni per il settore giovanile dai 5 ai 18 anni. Perché un ragazzino o una ragazzina dovrebbe scegliere il rugby invece del calcio?

«Perché è uno sport che ti aiuta a conoscere il compagno nella felicità e nella fatica. E perché non ci sono le sceneggiate a bordo campo come capita, purtroppo, nel calcio». Un messaggio ai tifosi algheresi? «Non vediamo l’ora di rivedere lo stadio pieno, sono il nostro uomo in più in campo. È grazie a loro se siamo ancora in Serie A».

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