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Olbia calcio, striscione dei tifosi: «Luca La Rosa non si tocca»

di Paolo Ardovino
Olbia calcio, striscione dei tifosi: «Luca La Rosa non si tocca»

Sostegno al calciatore simbolo dei Bianchi messo in panchina una settimana fa

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Olbia «Luca La Rosa non si tocca»: è lo striscione che dalle prime luci del mattino, oggi sabato 23 novembre, è comparso tra le gradinate della curva Mare, allo stadio Bruno Nespoli. La tifoseria si è schierata: e sta dalla parte del capitano dell'Olbia, olbiese di nascita e di appartenenza calcistica, da una settimana messo fuori rosa insieme ad altri due giocatori, Cristian Anelli e Riccardo Santi.

La polemica è scoppiata dopo che la proprietà svizzera del club, SwissPro, ha convocato alcuni giocatori per chiedere di rescindere il contratto. Dietro, più che questioni tecniche, ci sarebbero motivi finanziari. E infatti la società non ha ancora pagato gli stipendi di ottobre di calciatori, staff, dirigenti e magazzinieri. Lo striscione è una chiara espressione dell'animo dei sostenitori bianchi.

In questi giorni La Rosa ha partecipato agli allenamenti al Geovillage solo parzialmente, sedendo in panchina e guardando il resto del gruppo da lontano. Scelte societarie che hanno messo nel mirino il calciatore-simbolo dell'Olbia. 36 anni, dopo aver vestito la maglia bianca nei primi anni di attività, La Rosa era tornato nel 2019-2020 dopo la parentesi ad Arzachena. Protagonista delle stagioni in Serie C da difensore e centrocampista all'occorrenza e anche a sorpresa, con un rendimento che per continuità non ci si aspettava. Questa estate, col rischio fallimento dietro l'angolo, aveva accettato la sfida rimanendo in Serie D. Con la fascia di capitano al braccio, finora ha giocato praticamente sempre da titolare e il 10 novembre il club aveva diffuso proprio un suo video messaggio dopo il 3-1 subito in casa contro il Savoia, dove il giocatore incitava i tifosi a dare fiducia alla squadra. Controversa la scelta, poco dopo, di partire da lui per la rivoluzione della rosa.

Lo striscione è durato poco, sarebbe stato proprio Zé Maria, il nuovo allenatore dell'Olbia, a chiederne la rimozione ai magazzinieri mentre la squadra questa mattina è impegnata nell'ultimo allenamento in vista della trasferta di domani. I bianchi sono di scena contro il Cynthialbalonga. Tra gli attestati di stima e solidarietà arrivati in queste ore sui social verso La Rosa, quello del dirigente scolastico del liceo Mossa Gianluca Corda, tra i tifosi più accaniti dell'Olbia: «Luca La Rosa l’ho conosciuto da professore, sui banchi del Liceo, ormai 18 anni fa. Era un ragazzo che inseguiva un sogno, con con una forte motivazione e un desiderio grande nel cuore, ma soprattutto con quella determinazione, che solo le ferite importanti della vita sanno darti. [...] La stessa determinazione, che da tifoso dell’Olbia calcio, in questi anni, ho visto mettere sempre in campo a Luca, in tante battaglie, spesso con la fascia da capitano, sino domenica scorsa — scrive Corda —. Per questo trovo oggi inspiegabile la scelta della società, se confermata, di metterlo “fuori rosa”, nonostante il rispetto per chi mette dei soldi a disposizione per la squadra della nostra città. Una scelta incomprensibile, dopo quelle già fatte quest’anno con altri olbiesi di nascita o adozione, per una società che sta faticando non poco a conquistare la fiducia e la vicinanza della città e dei suoi tifosi».

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