Caprile, Adopo, Felici, ecco il tris d’assi del Cagliari
I tre giocatori stanno facendo la fortuna dei rossoblù. Nicola ha trovato la quadratura e ora aspetta notizie dal mercato
Cagliari Quattro punti nelle ultime due partite, contro Monza e Milan, entrambe in trasferta. Il Cagliari si è ripreso dopo lo choc delle quattro sconfitte consecutive e potrebbe chiudere il trittico nel migliore dei modi vincendo la prossima partita in casa, domenica 19 gennaio contro il Lecce. Nonostante il buon momento, culminato con il pareggio in casa del Milan resuscitato dalla cura Coinceçao, la squadra di Davide Nicola è terz’ultima. Vale a dire che se il campionato finisse oggi, il Cagliari sarebbe retrocesso. Invece mancano ancora 18 partite alla fine del torneo e ci sono molti elementi che inducono all’ottimismo, a cominciare dal fatto che sette squadre sono raccolte in un fazzoletto di due punti e che i rossoblù affronteranno in casa la maggior parte degli scontri diretti con le squadre in lotta per non retrocedere. La prestazione di San Siro, dopo il successo di Monza , ha confermato i progressi della squadra che sembra finalmente aver trovato una sua fisionomia con una formazione e un modulo base su cui Nicola innesta varianti di volta in volta. Non si può comunque non partire dalla bella prestazione di Elia Caprile e Nadir Zortea per spiegare il pareggio contro il Milan fresco vincitore della Super Coppa italiana. Caprile è stato voluto fortemente da Nicola. Il portiere è stato inseguito già nella scorsa estate ma il Napoli aveva inizialmente preferito tenerselo per fargli fare il secondo di Meret. Poi però l’offerta rossoblù e la sicurezza che incute il portiere titolare dei partenopei, hanno consentito il via libera. Sacrificato Scuffet che tanta parte ha avuto nella salvezza della passata stagione. Ma Nicola aveva ancora in testa i miracoli di Caprile quando guidava l’Empoli e alla fine ce l’ha fatta. La prima uscita in rossoblù del portiere ex Bari ha meravigliato tutti, ma non gli intenditori di calcio. Caprile ha effettuato alcuni interventi da grande campione confermandosi scattante e pronto. Per quanto riguarda Zortea, sicuramente si può parlare di una grande sorpresa per i tifosi che avevano salutato il suo arrivo con la bocca storta e qualche mugugno. Quel ruolo era stato per anni di Nahitan Nandez, un idolo della tifoseria. Zortea ha iniziato male la stagione, a causa di un infortunio. Poi è andato avanti un po’ fra alti e bassi. Ma è stato fondamentale nell’aumentare il bottino di gol della squadra. Sinora quattro reti per un giocatore che era di proprietà dell’Atalanta e che è andato da un prestito all’altro sino all’acquisto del cartellino da parte del Cagliari. Forse la tranquillità raggiunta ha dato all’esterno rossoblù la spinta per esprimersi al meglio. Non solo copertura della fascia e contributo fondamentale nella fase di possesso. Ma anche quattro gol. Tutti pesanti: quello che ha dato il via alla vittoria di Parma, il primo nel pareggio dell’andata contro il Milan, quello determinante dell’altra settimana a Monza e infine la rete che ha consentito l’1-1 di San Siro. Detto dei protagonisti principali, va considerata la prestazione corale della squadra. Con la crescita di Mattia Felici che va di pari passo con il suo utilizzo sempre più frequente, la buona prova di Palomino che ha saputo sostituire degnamente il perno della difesa Mina, la sicurezza che infondono i mediani Makoumbou e Adopo, la consacrazione definitiva del giovane Obert. Un Cagliari insomma che appare in fase di lievitazione, considerando la prolungata assenza di Luvumbo, giocatore che con la sua imprevedibilità può regalare all’attacco rossoblù risorse importanti. E poi va anche detto che la società sembra intenzionata a rafforzare la rosa con l’innesto di un nuovo attaccante che possa essere un’alternativa per l’ottimo Roberto Piccoli e le altre punte che fanno pare dell’organico