Torres, triste addio per Alfonso Greco: a fine gara resta in silenzio
L’ultima partita del mister a Sassari si trasforma in un incubo: cori contro di lui dalla curva, contestazioni anche dalla tribuna
Sassari I cori contro di lui cantati dalla curva, la contestazione nei suoi confronti di una parte della tribuna, il battibecco con un gruppetto di tifosi dopo la sostituzione di Mastinu. Poi il “balletto” nei corridoi tra lo spogliatoio e la sala stampa: prima è stato annunciato il suo arrivo, poi quasi un’ora dopo il termine della partita – giocata nella serata del 14 maggio al Vanni Sanna – l’annuncio che il tecnico non si sarebbe presentato a rispondere alle domande nei giornalisti.
L’ultima giornata di Alfonso Greco alla guida della Torres – perché con tutta probabilità la sua esperienza sassarese si è chiusa definitivamente qui – è stata un concentrato di emozioni forti. Scurissimo in volto, il tecnico laziale ha provato per tutta la gara a concentrarsi si quanto stava avvenendo sul terreno di gioco. Ma i cori contro di lui sono saliti alti, più di una volta, e non dev’essere stato facile portare a termine l’incontro in quelle condizioni. Scelto dalla piazza rossoblù come principale responsabile della storica débâcle di Caravaggio, Greco è finito nell’occhio del ciclone forse al di là dei proprio errori e dei propri demeriti. Che comunque, con l’approccio tattico suicida di domenica, non sono pochi. Con 7 reti sul groppone, 6 da recuperare per sperare in una qualificazione assolutamente improbabile, una squadra col morale sotto i tacchi e una situazione ambientale difficilissima, il tecnico ha provato a mischiare le carte proponendo diverse novità nell’undici iniziale. Ma anche quando i titoli di coda avevano iniziato a scorrere, al momento della sostituzione di Mastinu, in tanti dalla tribuna lo hanno contestato e a quel punto Greco ha sbottato: ha indicato il piede, come per segnalare che il fantasista aveva problemi fisici, e ha sbottato.
Poi ancora fischi e discussioni, speranze che tramontano e la frustrazione che avanza. Infine la chiusura della partita e della stagione, anticamera di un divorzio che appare assolutamente scontato. Greco ha scelto all’ultimo momento di non presentarsi in sala stampa, niente annuncio di dimissioni, niente esonero da parte della dirigenza, ma il suo destino appare segnato. A prescindere dall’ulteriore anno di contratto firmato con la società e delle eccellenti regular season disputate negli ultimi due anni, a oggi nessun bookmaker si azzarderebbe a fissare una quotazione per la prosecuzione del rapporto. Il presidente Stefano Udassi, che a fine gara è rimasto a lungo da solo nel suo posto in tribuna a fumare, e la proprietà, potrebbero annunciare già oggi una scelta che rappresenta di fatto la chiusura di un ciclo: via l’allenatore, intanto, per poi provare a ragionare a freddo su tutto il resto.