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Cellino non paga l’iscrizione: il Brescia fallisce

Cellino non paga l’iscrizione: il Brescia fallisce

L’ex patron del Cagliari non avrebbe versato la somma entro la scadenza. Il capitano Bisoli: «Calpestati 114 anni di storia»

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Sassari Il Brescia è fuori dal calcio professionistico: il presidente Massimo Cellino, che è stato patron del Cagliari dal 1992 al 2014, non avrebbe versato entro le ore 15 di oggi, 6 giugno, la somma necessaria per l'iscrizione al prossimo campionato, decretando così il fallimento sportivo del club. Tra i primi a saperlo i giocatori con capitan Bisoli ad informare i compagni.

«In questo momento così doloroso - ha scritto sul profilo Instagram della moglie, Giada Saporiti - ci tenevo a dimostrare la mia vicinanza a tutto il popolo bresciano, a tutti quelli che hanno fatto sacrifici per seguire il Brescia, a tutti quelli che hanno lavorato con onestà e dedizione per il bene del Brescia. Oggi sono stati calpestati 114 anni di storia, ma il Brescia non è lui, il Brescia siamo noi ed è per questo che Brescia non morirà mai, anzi sono certo che risorgerà più forte di prima, perché il Brescia è fatto di tanta, tantissima gente che come me ama questi colori, questa città e questa squadra. Il Brescia siamo e saremo sempre solo noi. La Leonessa non muore mai. Il vostro capitano, Dimitri Bisoli». 

La salvezza raggiunta nell'ultima giornata sembrava aver garantito la permanenza in Serie B. Invece la penalizzazione di quattro punti aveva fatto precipitare i bresciani in serie C. Ma il club non disputerà il campionato 2025-2026 perché il mancato versamento dei circa 3 milioni di euro necessari a risanare le casse portano verso il fallimento. 

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