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Laura Frattaroli non si ferma più: «Correre mi dà gioia e anche vincere»

di Gianna Zazzara
Laura Frattaroli non si ferma più: «Correre mi dà gioia e anche vincere»

La cagliaritana ha appena vinto il titolo tricolore under 18 dei 400 metri

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Sassari La cagliaritana Laura Frattaroli, 17 anni compiuti il 21 maggio, è la nuova stella della giovane atletica azzurra. Domenica 29 giugno, ai campionati italiani under 18, a Rieti, ha conquistato il titolo tricolore nei 400 metri, bissando il successo del 2024.

Complimenti Laura, a 17 anni ha già un futuro da figlia del vento.

«Correre mi dà gioia, mi diverte. E anche vincere».

Domenica ha tagliato il traguardo in scioltezza in 54 secondi e 39 centesimi, seminando le sue avversarie.

«Avevo già avuto buone sensazioni in batteria, poi in gara ho pensato solo ad andare il più veloce possibile».

Quanti messaggi ha ricevuto dopo la vittoria?

«Il mio cellulare stava per esplodere: familiari, amici, compagni di scuola. Ma i più emozionati erano i miei genitori, Ruggero e Anna. Papà i complimenti me li ha fatti di persona perché era con me a Rieti, era più felice di me».

Lei arriva dalla corte del guru Fabrizio Fanni, il coach che allena anche l’olimpionica Dalia Kaddari.

«Il mio allenatore è Massimo, il figlio di Fabrizio. Sono fortunata a far parte della Tespiense Quartu, è il posto ideale per crescere come atleta. Ti trasmettono la passione ma non ti senti mai sotto pressione».

Si è mai allenata con Dalia?

«Certo ed è molto stimolante sfidare una campionessa come lei. Il suo consiglio più prezioso? Correre con grinta e determinazione, e credere in se stessi. Oggi so che nulla è impossibile».

Come ha scoperto l’atletica?

«Per caso, a 7 anni stavo provando diversi sport e con la corsa ho sentito subito un bel feeling. Fino a due anni fa correvo i 300 metri, poi da gennaio 2024 ho provato i 400 e ho capito che questa era la mia distanza».

E col giro di pista sono arrivati i primi risultati.

«Sì, non credevo succedesse così in fretta. L’anno scorso oltre al titolo italiano ho vinto la medaglia d’oro nella staffetta svedese agli Europei under 18 in Slovacchia».

La sua tabella di allenamenti. «Cinque a settimana, di un’ora e mezzo ciascuno, poi un po’ di lavoro in palestra ma niente pesi, sono ancora nella fase di crescita».

Se le dico Los Angeles?

«Le Olimpiadi sono il sogno di ogni atleta, ma è ancora presto. Ora spero in una convocazione da parte della Nazionale under 18 per il Festival olimpico della Gioventù europea, a fine luglio in Macedonia».

Il prossimo anno frequenterà il quarto anno del liceo scientifico.

«Lo studio è l’altra mia passione. Devo ringraziare i miei compagni di scuola, sono i miei primi tifosi, mi seguono sempre».

Ascolta musica prima delle gare?

«Il rap italiano, mi dà la carica».

L’esperienza più bella che le ha regalato l’atletica finora.

«I Mondiali under 20 in Perù, l’anno scorso. Con Diego Nappi (oro agli Europei under 18 nei 200 metri, ndr) ci siamo divertiti tantissimo».

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