Gigi Scotto in prestito al Treviso: «Profondo dispiacere, sarò sempre un tifoso della Torres»
L’ormai ex capitano rossoblù giocherà per una stagione con la formazione veneta che milita in Serie D. L’accorato saluto sui social
Sassari Ora è ufficiale: Gigi Scotto è stato ceduto in prestito per una stagione al Treviso e giocherà in Serie D. Il giocatore era aggregato al gruppo che sta svolgendo il raduno a Sappada (Friuli) e ha lasciato i compagni rossoblù nella mattinata di martedì 22 luglio per tornare a Sassari. L'ormai ex capitano, che ha ancora due anni di contratto con il club della sua città, ha così salutato i tifosi sui social.
«Si chiude un capitolo della mia vita, che potrebbe avere un solo aggettivo: bellissimo - scrive - Fino all’ultimo ho sperato che questo momento non arrivasse. Ho fatto tutto ciò che era in mio potere per restare, per continuare a difendere questi colori che porto nel cuore da sempre. Ma ora è il momento di accettare una realtà che non dipende da me — e fa male, profondamente. Lasciare la Torres è un dolore difficile da spiegare. È la mia squadra del cuore, quella che ho tifato da bambino, quella che ho sognato e che ho avuto l’onore di rappresentare da capitano».
«Ho cercato di dare tutto: in campo, nello spogliatoio, fuori dal campo. A volte ci sono riuscito, a volte no. La cosa che più spero è di essere stato un esempio, o almeno una speranza, per tanti bambini e ragazzi di Sassari, che sognano di diventare un giorno giocatori della Torres. Lascio una squadra piena di amici, che mi hanno dato tantissimo in questi anni.
Oggi è stato veramente doloroso lasciarli. Sono stati anni bellissimi, un percorso sinceramente molto intenso, con tante difficoltà, ma anche con gruppi di ragazzi formati prima da uomini e poi da calciatori».
E ancora: «Purtroppo la sconfitta con l’Atalanta resterà una ferita aperta. Una macchia che porterò con me, che avrei voluto cancellare col tempo e con i risultati. Ma fa parte del percorso, come ogni gioia e ogni delusione vissuta con questa maglia addosso. Ringrazio in parte la società, i miei compagni, lo staff: per ogni battaglia condivisa e per l’affetto che mi avete dimostrato. Spero che, oltre al giocatore, in voi resti un bel ricordo dell’uomo, e di essere stato un buon capitano.
Un grazie speciale a tutto lo staff medico e a tutte le persone che mi sono state accanto nei momenti duri, soprattutto dopo il mio infortunio».
Scotto conclude così: «Ringrazio di cuore chi, in questi anni, mi ha mostrato stima, fiducia e affetto — e ringrazio anche chi non lo ha fatto: anche da loro ho imparato, sono cresciuto, ho trovato nuove motivazioni. La Torres resterà sempre parte di me, scritta nella mia pelle e nel mio cuore. Vi auguro il meglio. Ora sarò solo un tifoso. Ma sarò sempre uno di voi, da lontano ma con il cuore rossoblù. Con affetto e profondo dispiacere. Gigi Scotto 9».