Andrea Pazienza rockstar del fumetto avrebbe 60 anni
ROMA. Lunedì Andrea Pazienza avrebbe compiuto 60 anni. Ne sono passati 28, da quel 16 giugno 1988 quando, a soli 32 anni, se n’è andato lasciando la traccia indelebile di uno dei geni più dirompenti...
ROMA. Lunedì Andrea Pazienza avrebbe compiuto 60 anni. Ne sono passati 28, da quel 16 giugno 1988 quando, a soli 32 anni, se n’è andato lasciando la traccia indelebile di uno dei geni più dirompenti del fumetto contemporaneo. In coincidenza con i 60 anni di Paz, per la prima volta la sua opera omnia viene raccolta in volume, più o meno un mese fa è stato aperto il sito ufficiale, www.andreapazienza.it.
E a sorprendere non è soltanto il fatto che siano passati quasi trent’anni dalla sua morte sciagurata ma anche, e soprattutto, la considerazione che il suo lavoro era profondamente radicato nella realtà del suo tempo, pochissimi sono riusciti a raccontare i fermenti e i tormenti della stagione a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. Grazie a un talento, una tecnica e un’inventiva narrativa miracolosi, il suo lavoro copre un arco espressivo enorme: basta pensare alle sue avventure come fondatore di riviste chiave per la storia del fumetto italiano come “Cannibale” e “Frigidaire”, ai suoi eroi-icone come Penthotal e Zanardi (ancora oggi le sue battute sono citatissime), al “suo” Pertini. Per non dire delle sue opera da pittore e i manifesti per il cinema