Calagonone Jazz, un ritorno alle radici tra arte e letteratura
Dal 27 al 30 luglio l’edizione numero 27 della rassegna Tra i protagonisti Mike Stern, Bill Evans e gli Yellow Jackets
CAGLIARI. Ritorno alle radici per Calagonone jazz che in questa edizione, la ventinovesima, vuole ritrovare lo spirito originario, dopo essersi un po' perso tra pop e crossover di classica. La vocazione è restare una rassegna in grado di attirare per un week-end, dal 27 al 30 luglio turisti e appassionati di musica afroamericana.
La formula mette assieme «ospitalità e coinvolgimento con le istituzioni locali _ ha detto Giuseppe Giordano, presidente di Intermezzo, l'associazione che cura l'evento _ come parte attiva di un processo di promozione e diffusione degli aspetti simbolici della nostra terra». In altre parole musica, ma anche letteratura e arti visive persino in spazi insoliti come le Grotte del Bue Marino. Quattro giorni di musica e incontri, ma anche degustazioni, con un cast che andrà dai mitici Yellow Jackets all'esordiente Moses, dal griot Baba Sissoko agli inossidabili Mike Stern e Bill Evans.
Un programma che intente essere appettibile in termini turistici. E qui stanno le dolenti note. L'estate bussa alle porte e il nodo dei trasporti resta ancora da sciogliere, fonte di preoccupazioni per chi si prepara ad accogliere chi ha scelto la regione come meta per le sue vacanze. Riusciranno i nostri eroi a trovare il modo di atterrare o sbarcare nell'Isola? «Con la scomparsa dei voli low cost _ dicono quelli di Calagonone _ tutto diventa più complicato e caro per far arrivare gli artisti». E non solo quelli. Incrociando le dita e confidando in un miracolo il festival aprirà il 27 luglio alle 19 al teatro Comunale con tre mostre fotografiche: “No flash please” di Gino Crisponi, le foto della pittrice Gina Tondo e quelle del coreografo Mario Fois. La stessa sera alle 22 sarà grande fusion con Yellow Jackets. La band ha al suo attivo un lungo trascorso nei territori della contaminazione tra blues, rhythm and blues e jazz. Grandi musicisti. A partire dal pianista e tastierista Russel Ferrante, il funambolico Bob Mintzer al sassofono, Ewi Danie Alderson al basso elettrico e Will Kennedy alla batteria. Yellow Jackets presenteranno l'album fresco di stampa “Cohearence”.
L'indomani alle 11,30 alle Grotte del Bue Marino appuntamento con l'astro nascente dell'armonica beatbox, Moses, al secolo Simone Concas vincitore dell'ultimo Italia's got talent. A seguire i Cgj. All'Acquario, ore 19, c'è il duo di Nicola Agus, launeddas e Alessia Sanna, voce. Alle 22, al Comunale l'imperdibile quartetto del chitarrista Mike Stern con il celebre Bill Evans al sax e Darryl Jones al basso e Keith Carlock alla batteria. Jazz rock da scintille.
Il 29 alle Grotte (alle 11,30) Mauro Usai con il suo progetto Ethnico, my wind instruments. Alle 19 all'Acquario il trio Mum, con Mario Massa, tromba, Michele Uccheddu, percussioni e Valter Mascia, sax soprano. Si chiude alle 22 al Comunale con il formidabile Mauro Sigura quartet.
Baba Sissoko è protagonista dell'ultimo live alle Grotte il 30 luglio alle 11. Alle 19 (Acquario) “Serate per madri e battipani” reading e musica con lo scrittore Francesco Abate, Stefano Guzzetti e Francesca Saba. Sipario alle 22 con il quartetto del sassofonista Michael Blake con il pianista Giovanni Guidi, il basso di Joe Rehmer e la batteria di Fabrizio Sferra.