Domani a Sassari il libro sul cardinale Romero
SASSARI. «Come cristiano non credo nella morte senza risurrezione: se mi ammazzeranno, risusciterò nel popolo salvadoregno. Lo dico senza alcuna millanteria, con la più grande umiltà». Il cardinale...
SASSARI. «Come cristiano non credo nella morte senza risurrezione: se mi ammazzeranno, risusciterò nel popolo salvadoregno. Lo dico senza alcuna millanteria, con la più grande umiltà». Il cardinale Romero non è stato un eretico. È però una figura complessa, fragile e visionaria, come i poeti e i profeti, capace di spingersi al limite. A questa figura è dedicato il libro “Oscar Arnulfo Romero. Beato fra i poveri” (Edizioni Clichy, 144 pagine, 7,90 euro), curato da Geraldina Colotti, che sarà presentato domani a Sassari nella libreria Dessì di largo Cavallotti a partire dalle 18. Introdurrà l’incontro Giuseppe Dessì, del circolo di Sassari dell’ associazione Italia-Cuba, che organizza l’iniziativa. Insieme con l’autrice del libro, redattrice del quotidiano il manifesto, interverrà Giuseppe Murineddu.
Mai, quindi, Romero, è andato oltre il limite del ruolo e del dogma; lo ha però interrogato fortemente: nei suoi discorsi sulla necessità della violenza per difendersi dalla sopraffazione, nel suo rapporto con le organizzazioni popolari, nelle denunce contro i responsabili della repressione, che gli sono costate la vita.
Romero fu assassinato il 24 marzo 1980 mentre celebrava la messa nell’Ospedale della Divina Provvidenza di San Salvador. Il 23 maggio 2015, in occasione del discorso ai partecipanti al pellegrinaggio da San Salvador in segno di ringraziamento per la beatificazione, Papa Francesco ha detto concludendo: «Il martirio di monsignor Romero non fu solo nel momento della sua morte; iniziò prima, iniziò con le sofferenze per le persecuzioni precedenti alla sua morte e continuò anche posteriormente, perché non bastava che fosse morto: fu diffamato, calunniato, infangato».