La Nuova Sardegna

David di Donatello, il film di Cabiddu parte superfavorito

di Fabio Canessa
David di Donatello, il film di Cabiddu parte superfavorito

Stasera la cerimonia di premiazione degli Oscar italiani Girato all’Asinara, “La stoffa dei sogni” ha nove nomination

27 marzo 2017
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SASSARI. La cerimonia, come l'anno scorso condotta da Alessandro Cattelan, è in programma oggi. Con diretta televisiva su Sky, ma anche in chiaro su TV8, a partire dalle 21.15. E potrebbe essere una serata speciale per la Sardegna quella dell'assegnazione dei David di Donatello. Tra i candidati al premio ci sono infatti due film girati all'Asinara con il sostegno della Film Commission: “La stoffa dei sogni” di Gianfranco Cabiddu che si è guadagnato ben nove nomination ed “Era d'estate” di Fiorella Infascelli che si presenta con una candidatura.

Il film del regista sardo ha portato nelle cinquine finaliste Sergio Rubini come attore protagonista, Ennio Fantastichini come attore non protagonista, la sceneggiatura adattata di Gianfranco Cabiddu, Ugo Chiti e Salvatore De Mola, la musica di Franco Piersanti, la scenografia di Livia Borgognoni, i costumi di Beatrice Giannini ed Elisabetta Antico, il trucco di Silvia Beltrani, il montaggio di Alessio Doglione e il suono con la squadra composta da Filippo Porcari, Federica Ripani, Claudio Spinelli, Marco Marinelli, Massimo Marinelli. Tra i principali rivali nelle diverse categorie, i due film che hanno ottenuto il maggior numero di nomination: “Indivisibili” di Edoardo De Angelis e “La pazza gioia” di Paolo Virzì che si presentano all’appuntamento di stasera con la possibilità di portarsi a casa diciassette statuette.

Comunque vada, aver ottenuto così tante candidature è già un importante riconoscimento per il lavoro di Cabiddu che è riuscito a realizzare con “La stoffa dei sogni”, un progetto che coltivava da tempo. A unire due sue grandi passioni: quella per Shakespeare e quella per Eduardo De Filippo. Il film infatti è liberamente ispirato a “L'arte della commedia” del drammaturgo napoletano e alla sua traduzione della “Tempesta” del poeta inglese. Da quell’idea iniziale si è sviluppata la trama, incentrata sulle vicende di una modesta compagnia di teatranti che naufraga con dei pericolosi camorristi sulle coste dell’Asinara, quando l’isola è ancora un carcere.

L’Asinara che ha un ruolo centralissimo anche in “Era d'estate”, candidato per la miglior sceneggiatura non originale scritta dalla regista Fiorella Infascelli in collaborazione con Antonio Leotti. Interpretato da Giuseppe Fiorello e da Massimo Popolizio nei ruoli di Borsellino e di Falcone, è il racconto dei giorni che i due magistrati passarono all’Asinara, dove furono trasferiti insieme alle loro famiglie nell'estate del 1985 per motivi di sicurezza. Un film intimo, secondo le intenzioni della regista, che prova a descrivere i rapporti all'interno di quel nucleo familiare allargato costretto a una vacanza forzata sull’isola. Un periodo di esilio, di sospensione, dove accanto al racconto della frustrazione professionale, trova spazio anche la descrizione del lato spiritoso dei due magistrati.

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