La Nuova Sardegna

NUORO. Cinquant’anni di Piazza Satta. Per celebrare il capolavoro di Costantino Nivola, che lavorò a quello spazio-monumento dedicato alla memoria del grande poeta nuorese, completato proprio nel 1967, tornano in esposizione le tavole originali del fumetto “Ube fis?” di Manuelle Mureddu già in mostra tra dicembre e gennaio al Museo Ciusa. Allora a fianco delle opere del grande scultore nuorese, protagonista della storia raccontata dal fumettista nel volume pubblicato con il marchio dell’associazione Betìstoria. Mureddu descrive infatti il legame di amicizia tra l’artista Francesco Ciusa e il poeta Sebastiano Satta nel momento in cui lo scultore crea la celebre opera “Il fromboliere”. Un dialogo immaginario perché Sebastiano Satta era già morto da molto tempo quando Ciusa, alla fine degli anni Trenta, lavora a quella straordinaria statua. «Però Satta era per Ciusa, e non solo per lui, l’intellettuale di riferimento» sottolinea il fumettista. L’inaugurazione della mostra, ospitata proprio nella casa di Sebastiano Satta che si affaccia sulla piazza, è in programma domani alle 21 (sarà poi visitabile sino al 3 settembre).

«Non sarà un semplice vernissage - anticipa Mureddu - La serata si aprirà con la proiezione di un cortometraggio realizzato da Francesco Pirisi in occasione della mostra al Museo Ciusa. Immagini che mettono in relazione le opere del grande scultore con il mio lavoro. Titolo “Dove sono?”, per rimarcare il legame con il fumetto». A firmare la colonna sonora il musicista Stefano Tore che sarà protagonista nel corso della serata di un altro evento collaterale. «A casa di Sebastiano Satta - spiega Mureddu - metteremo in scena un monologo teatrale sul rapporto tra Ciusa e Satta che ho scritto e ho intitolato “Bustianu non risponde”, per sottolineare la mancanza di questo grande intellettuale. Assenza che è un tema fondamentale anche nel fumetto. A interpretarlo un grande attore come Marco Spiga, con le musiche di Stefano Tore. Devo ringraziare Sardegna Teatro, il direttore Massimo Mancini, e il comune di Nuoro per avermi messo in condizione di poter lavorare a questo progetto». Per informazioni si può seguire la pagina facebook di Betistòria». (fabio canessa)