La Nuova Sardegna

Licanìas, oggi c’è il “cuoco antropologo”

Neoneli, Leonardo Lucarelli protagonista alla rassegna culturale e gastronomica

29 settembre 2017
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NEONELI. Seconda giornata oggi per Licanìas, il festival culturale ed enogastronomico in programma fino a domenica (primo ottobre) nel piccolo e antico paese del Barigadu, in provincia di Oristano. Si parte già in mattinata, alle 8.30, con un evento abituale, “S’innenna a s’antiga”, che rinnova il rito antico della vendemmia coinvolgendo i bambini della scuola nel raccolto dell’uva in località “Marchedda”, poi nel carico e nel trasporto con il carro a buoi, e infine nella pigiatura in programma alle 11 in piazza Barigadu. A cura della cooperativa “La Lettura”, l’iniziativa si conclude con una colazione a base di prodotti del territorio. Appuntamento a Casa Cherchi nel tardo pomeriggio: cuoco con una laurea in antropologia, Leonardo Lucarelli presenta alle 18, in una conversazione con il giornalista Anthony Muroni, il suo libro d’esordio “Carne trita” (Garzanti).

In serata, due eventi diversi in piazza Italia ma entrambi all'insegna della Sardegna: alle 21 una gara di poesia estemporanea, a cura di Giuseppe Molinu, con i poeti improvvisatori Salvatore Senes di Bonorva e Giuseppino Donaera di Ossi, accompagnati dal tenore “S’Angelu” di Neoneli. E alle 22.30 spazio invece ai suoni, canti, parole e immagini del progetto “Pastore”, firmato da Gianfranco Mura. Sulla proiezione di settanta scatti in cui il fotografo ha ritratto una serie di pastori sardi di età e località differenti, Raffaello Fusaro, regista, autore e performer in teatro, reciterà un “canto di testi” scritti prendendo spunto dalle parole, le frasi, i brevi pensieri, le emozioni raccolte da Mura durante il tour fotografico, dialogando con il canto originale di Valentina Casula e le note elettroniche di Makika (nome d’arte del musicista cagliaritano Carlo Spiga). «Si tratta della elaborazione di un sentimento di gratitudine nei confronti dei pastori. Origine della mia vita, dei miei avi e quindi anche dell’umanità», spiega Gianfranco Mura.

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