La Nuova Sardegna

Weekend di jazz tra Miles e Coltrane

Weekend di jazz tra Miles e Coltrane

Cagliari, continua il festival dedicato alla musica afroamericana. E domenica c’è Fabrizio Bosso

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CAGLIARI. È un’edizione dal sapore speciale di Forma e Poesia nel Jazz quella che si svolge all’ex Manifattura Tabacchi in questo fine settimana. La serata di oggi comincia alle 19 con il trio formato dal chitarrista Carlo Ditta e altri due musicisti cagliaritani: Luca Mannutza, pianista e organista tra i più apprezzati nel panorama del jazz italiano, e suo fratello Sebastian, batterista dalla grande musicalità. Il secondo set (con inizio alle 20) vede di scena un altro musicista sardo di fama internazionale, il sassofonista nuorese Gavino Murgia, alla testa del Blast Quartet. Si tratta di una formazione di forte impatto, composta da artisti di notevole esperienza, ognuno con una personalità ben precisa, alle prese con composizioni in gran parte originali: il trombonista Mauro Ottolini, il contrabbassista Aldo Vigorito e il batterista Luca Colussi.

Altre sonorità e atmosfere nel concerto delle 21.30 con il “Miles Davis electric tribute” proposto dai Pork Explosion, band jazz fusion capitanata dal chitarrista cagliaritano Marcello Contu, con Peter De Girolamo alle tastiere, Frank Marino al basso e Daniele Russo alla batteria, che rinnova il suo incontro con un trombettista del calibro di Flavio Boltro, altro esponente di spicco del jazz made in Italy, per ripercorrere la grande rivoluzione elettrica davisiana.

Domani alle 19, dopo il terzo incontro con Enrico Merlin (alle 18), scendono in campo i quindici strumentisti della Civica Big Band diretta dal pianista Paolo Carrus, tra i protagonisti delle vicende del jazz isolano degli ultimi trent’anni. Dal vasto organico alla dimensione più ristretta del trio al centro dei riflettori nel set delle 20: il sassofonista Max Ionata, il bassista Dario Deidda e il batterista Lorenzo Tucci sono i suoi componenti, tre musicisti di lunga esperienza e grande affiatamento.

Ed è ancora un trio a tenere banco nel set delle 21.30: ne fanno parte, in questo caso, il sassofonista e clarinettista Francesco Bearzatti, il batterista Roberto Gatto e il pianista francese Benjamin Moussay al fender rhodes, impegnati in “Dear John (open letter to Coltrane)”: un originale omaggio al grandissimo sassofonista afroamericano John Coltrane, di cui ricorre quest'anno il cinquantenario della scomparsa.

Domenica sarà la giornata conclusiva del festival “Forma e Poesia nel Jazz”. Il set delle 20 vedrà alla ribalta l’Extreme Quintet, formazione nata nel 2009 come quartetto “pianoless”, costituita cioè dai due strumenti a fiato – Claudio Corvini alla tromba e Sandro Satta al sax contralto – con Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Gianni Di Renzo alla batteria: una formazione senza il supporto, dunque, di uno strumento armonico, seguendo una tradizione ben collaudata nel corso della storia del jazz. In questa occasione, il quartetto originale si presenta come quintetto con la partecipazione di Giorgio Murtas, chitarrista cagliaritano e ideatore, nel 1996, di “Forma e Poesia nel Jazz”. Il sipario sulla rassegna calerà alla grande alle 21.30 con il quartetto di Fabrizio Bosso, che fa tappa in Sardegna con il suo lungo tour “State of the Art”.

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