La Nuova Sardegna

“Paterson”, la poesia del quotidiano

“Paterson”, la poesia del quotidiano

Uscito esattamente un anno fa, purtroppo in poche sale, è recuperabile in dvd (e ne vale la pena) il film “Paterson” di Jim Jarmusch. Il regista, autore simbolo del cinema indipendente americano, in...

30 dicembre 2017
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Uscito esattamente un anno fa, purtroppo in poche sale, è recuperabile in dvd (e ne vale la pena) il film “Paterson” di Jim Jarmusch. Il regista, autore simbolo del cinema indipendente americano, in quello che è il suo tredicesimo lungometraggio mette al centro la poesia.

Protagonista è Paterson, un conducente di autobus che vive a Paterson nel New Jersey. Ama la vita tranquilla e fa felicemente a meno del cellulare. Osserva il mondo attraverso il parabrezza dei bus che guida e ascolta frammenti di dialoghi delle persone che salgono e scendono dai mezzi pubblici. Vive con Laura, che al contrario di lui è un fiume in piena, alla ricerca perenne di novità. La sera Paterson porta a spasso il suo bulldog, si ferma in un bar, beve una birra, torna a casa. Una vita abitudinaria accompagnata dalla passione per la poesia, dai versi che scrive su un taccuino. Parole – in realtà del poeta Ron Padgett – che rappresentano la poesia delle piccole cose. Quella ricercata da Jarmusch con questo film con protagonista un ottimo Adam Driver, ben affiancato da Golshifteh Farahani. La struttura semplice, ripetitiva, non toglie interesse alla visione. Si passa una settimana al fianco di Paterson e ogni giorno sembra uguale al precedente.

Un film singolare sulla poesia del quotidiano, espressa con una messinscena minimalista che nasconde, ma solo a uno sguardo poco attento, un messaggio di grande profondità. (f.c.)

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