La Nuova Sardegna

“Carrasecare”, via alla festa: in Sardegna una settimana di follie

di Paolo Coretti
“Carrasecare”, via alla festa: in Sardegna una settimana di follie

L’isola vive uno dei momenti più intensi dell’anno tra riti ancestrali e voglia di divertirsi

10 febbraio 2018
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La Sartiglia a Oristano, con le sue spericolate acrobazie a cavallo e il fascino della stella da infilzare. Poi le maschere delle tradizioni barbaricine, con la trasgressiva “coda” del Mercoledì delle Ceneri a Ovodda. E i grandi carri allegorici di Tempio (l’unico in Sardegna che si avvicini a quello di Viareggio) col rogo di Re Giorgio festeggiato da feste in maschera fino all’alba. Fino alla caccia spietata “Giolzi”, a Bosa. Il Carnevale in Sardegna entra nella settimana clou, dopo l’assaggio (succulento) del giovedì grasso. Un calendario ricco e divertente, che coinvolge le comunità, attrae tanta gente da altre località e stuzzica come pochi l’attenzione dei fotografi.

ORISTANO. Il carnevale a Oristano comincia sabato: alle 14, in via Mazzini davanti alla torre di Portixedda, c’è “Sattillu e’ moenti”, la Sartiglia degli asini che irride alla più solenne giostra medioevale. Domani, alle 14, si svolge infatti la Sartiglia dei Contadini, con la corsa alla stella in via Duomo e, di seguito, fino al tramonto le pariglie in via Mazzini. Si replica martedì, con la Sartiglia che però è organizzata dal Gremio del Falegnami. Lunedì, sempre alle 14, la Sartigliedda, con i mini cavalieri in sella ai cavallini della Giara.

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A Santu Lussurgiu, domani alle 15, si corre “Sa Carrela ’e nanti” con le pariglie dei cavalieri bardati e vestiti a maschera lanciati al galoppo. Si ripete il giorno successivo, lunedì, con “su lunisi de sa pudda” (il lunedì della gallina), durante la quale i cavalieri cercano di colpire il feticcio di una gallina appeso al centro della strada. Il giorno successivo, il martedì, seconda e ultima giornata de “Sa Carrela”, con la premiazione delle migliori pariglie e dei cavalieri che hanno buttato giù più galline.

Anche ad Abbasanta, oggi alle 14,30 si corre “Sa Cursa de sa pudda”; mentre a Sedilo l’appuntamento è per domani alle 15,30 con “Sa cursa a su puddu”.

A Bosa, per su “Karrasegare ’Osinku”, oggi alle 15, la sfilata delle maschere lungo il fiume Temo; seguita alle 18 dalla Festa delle cantine in maschera. Martedì alle 10, “S’Attittidu”, con le maschere in nero che piangono la scomparsa di Giolzi; alle 18, “Chilchende a Giolzi Moro”, le maschere in bianco, attrezzate di lanterna, cercheranno Giolzi che, in tarda serata, sarà bruciato. A Seneghe il momento clou si vivrà martedì, "su martis de coa" giorno de "sas andantzas" con balli, sin dalle 10,30 del mattino, indossando l’abito tradizionale.

NUORO. “Carnevali di Sardegna: esperienze a confronto” è il titolo del convegno che si terrà domani a Ottana, nel centro polivalente di via Lussu, con inizio alle 9. L'iniziativa culturale, che apre il programma del carnevale ottanese, metterà a confronto le storie e le simbologie delle maschere di Bosa (Giolzi), Gavoi (sos Tumbarinos), Lula (su Battileddu), Ovodda (don Conte) e Ottana (Boes, merdules e filonzana). Nel pomeriggio faranno la loro comparsa le maschere etniche. Le esibizioni lungo le strade dell’abitato saranno precedute dal rito solenne della vestizione di Boes e Merdules che si terrà nel teatro comunale “Andrea Parodi”, con inizio alle 14.

Anche a Orotelli si comincerà domani, alle 14.30, in piazza Ortivai, nel rione di Mussinzua, con la vestizione davanti al pubblico delle maschere che indosseranno i loro caratteristici costumi. I Thurpos (i ciechi) si infagotteranno nei loro vestiti d’orbace nero e si anneriranno il viso con la fuliggine ricavata dal sughero bruciato. “Sos eritajos” (i portatori di ricci) indosseranno, invece, il caratteristico saio bianco e la benda di tela rossa. Sotto il saio nasconderanno una collana di tappi di sughero ricoperti con gli aculei del riccio: un simbolo che incarna le dolorose punture dell’amore. Durante la sfilata, s’eritaju cercherà una giovane donna da abbracciare per pungerla.

Sfilate anche a Mamoiada: alle 11 nella sede della Pro Loco, la presentazione del Gruppo Maschere di Tufara. Alle 14 la vestizione dei Mamuthones e Issohadores grandi e piccoli, nei locali, della Pro Loco e Atzeni, seguirà la sfilata delle maschere, I Diavoli di Tufara, del Molise e i Mamuthones di Samugheo e i Gruppi Spontanei. Martedì si replica alla grande con un programma articolato: Alle ore 14 la vestizione dei Mamuthones e Issohadores, nei locali della Pro Loco. Dalle 15 , la sfilata delle maschere dei gruppi deiMamuthones e issohadores Pro Loco e Atzeni , grandi e piccoli . Quindi la sfilata delle coppie in costume, il Carro Juvanne Martis Sero, i gruppi spontanei, l’offerta di vino e la distribuzione di dolci tipici a cura della Associazione Armonias. A seguire la tradizionale favata. Dalle 21 i balli nella sala. Sabato “Sas Padeddas”: dalle 16,30 nella sala comunale si terrà la festa in maschera della Pentolaccia a cura del Comitato Loret'Attesu 2018.

A Ovodda fervono i preparativi per il Mercoledì delle Ceneri (“Mehuris de Lessia”), che quest’anno cade proprio mercoledì prossimo, che vedrà mobilitato tutto il paese in una delle feste più singolari di tutta l’isola. Un pittoresco corteo andrà al seguito di Don Conte, il personaggio principale, che avanza al suono dei campanacci circondato da sos Intintos, uomini dalla faccia imbrattata di fuliggine, generalmente vestiti con stracci, abiti vecchi, lenzuola o coperte. Alcuni di loro, gli Intinghidores, hanno il compito di imbrattare con polvere di sughero bruciato, “zinziveddu”, il viso di coloro che incontrano lungo il cammino; il gesto rappresenta il rituale d'ingresso alla festa, di cui si accetta il caos e l'anarchia. Don Conte è destinato a fare una brutta fine: verrà giustiziato, poi bruciato e infine gettato in una scarpata alla periferia del paese.

OLBIA. In Gallura il Carnevale per antonomasia è quello di Tempio: sei giorni di festa sfrenata con ben tre sfilate che da decenni coinvolgono tutta la città. Dopo il successo della prima sfilata, giovedì grasso, con la prima uscita di Re Giorgio a guidare il corte dei carri allegorici, appuntamento adesso per le prossime due grandi sfilate, in programma domani e martedì. Oltre i carri allestiti con arte e perizia dai maestri carrascialai tempiesi, per le vie del centro sfileranno i gruppi in maschera, le maschere della tradizione carnevalesca e gli Sbandieratori di Arezzo. Partenza del corteo prevista alle 15.

Carnevale anche a Olbia con due sfilate domani e martedì, accompagnate da qualche polemica per via delle nuove norme di sicurezza che hanno costretto gli organizzatori a modificare l’itinerario evitando il tradizionale passaggio nel centro storico. Partenza alle 14 da via Escrivà e arrivo in piazza Crispi.

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