La Nuova Sardegna

I cinquant’anni del “Canepa” tra concerti e visite guidate

di Grazia Brundu

A Sassari da venerdì a domenica gli eventi organizzati dal Fai e dal Conservatorio Nel programma dei festeggiamenti anche due iniziative in giugno e in novembre

21 marzo 2018
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SASSARI. Molto prima dell’era del Conservatorio, il cuore di Cappuccini batteva già a ritmo di musica. Almeno dalla seconda metà dell’Ottocento, quando, sul colle a nord-est delle antiche mura di Sassari, l’ex convento francescano, risalente al Cinquecento, si reinventò come ospizio per bambini poveri. Sotto la Società di San Vincenzo de’ Paoli. Un’istituzione meritoria, certo, ma non esattamente allegra. Per fortuna, però, le lezioni di canto regalavano svago ai ragazzi. L’ospizio chiuse i battenti negli anni Settanta del secolo scorso, ma intanto i frati della chiesa adiacente di San Francesco, occhieggiando allo “Zecchino d’oro”, avevano fatto in tempo a inventarsi il concorso per baby cantanti “Maggiolino d’oro”. Poi nel 1991 arrivò in pianta stabile il Conservatorio statale di Musica “Luigi Canepa”. E da allora le note non hanno più abbandonato il quartiere. Al colle dei Cappuccini, alla Chiesa di San Francesco e all’ex convento, ora sede della scuola musicale, la sezione sassarese del Fondo Ambiente Italiano e il Conservatorio dedicano quest’anno le Giornate Fai di Primavera. Resta fuori, purtroppo, dalle visite il Teatro Comunale. In questa edizione le giornate non sono due, ma tre: da venerdì 23 a domenica 25 marzo. Una in più, per festeggiare «il cinquantenario del passaggio allo Stato del Conservatorio», ha spiegato il direttore Antonio Ligios durante la presentazione dell’evento.

Una data importante, quella del 22 ottobre 1968, perché, ha sottolineato il sindaco Nicola Sanna, «ha sancito il passaggio della struttura di Cappuccini da istituto per amatori o per chi aveva disponibilità finanziarie a servizio pubblico per la città». Un servizio che, tra l’altro, ha puntualizzato Ligios, «garantisce ai cittadini concerti sinfonici almeno tre volte all’anno, anche fuori dal Conservatorio». L’occasione per festeggiare la scuola, nata nel 1880 come Civico istituto musicale sotto la direzione del compositore Luigi Canepa, è il Concerto di Pasqua. Un appuntamento inaugurato più di dieci anni fa, e che questa volta (il 23 alle 20.45 nella chiesa di San Giuseppe) vedrà l’orchestra, il coro da camera e il coro delle voci bianche del Conservatorio, diretti da Andrea Raffanini, impegnati «in un repertorio di musiche sacre barocche, raramente ascoltabili»: il concerto grosso opera 6 in Sol maggiore di Händel, e poi la Suite per orchestra n.3 in Re maggiore e le cantate “Oh Gesù Cristo, luce della mia vita” e “Cristo giaceva nei lacci della morte” di Bach.

Il concerto è solo il primo degli appuntamenti predisposti dal Conservatorio per festeggiare il cinquantenario della statizzazione. In agenda, tra altre cose, ci sono «un concerto, l’8 giugno, con musiche composte per l’occasione e un convegno, a novembre». Edificio, che, ha spiegato Maria Teresa Accardo per il Fai Sassari «fa parte della storia particolare del quartiere di Cappuccini e ora polo di attrazione culturale. È proprio su questa valenza che vogliamo mettere l’accento. La nostra missione è valorizzare le bellezze della città ma anche far riflettere sulle azioni di recupero necessarie per il patrimonio. In questo caso, sulla chiesa di San Francesco e sulla cripta».

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