La Nuova Sardegna

Usini e i vini del Coros Un paese e i suoi gioielli

di Franco Cuccuru
Usini e i vini del Coros Un paese e i suoi gioielli

Successo della rassegna che mette in concorso i produttori amatoriali Concorsi enologici, mostre e un press-tour per la stampa specializzata

02 giugno 2019
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Un paese vestito a festa, inondato di gusto e colori e con la presenza di cinque giornaliste che hanno esplorato Usini in lungo e in largo raccontando con la loro penna le bellezze del paese. È stata questa la marcia in più della XXII edizione di Vini di Coros, rassegna enologica che premia amatori e produttori di vino bianco, rosso e Cagnulari del Coros e con una sezione dedicata all’Extra Coros.

«Dobbiamo ringraziare i viticoltori che hanno aderito alla rassegna – ha detto Giovanni Antonio Sechi, consigliere comunale con delega all’agricoltura e coordinatore regionale dell’Associazione Nazionale Città del Vino –, nonostante le difficoltà dovute alla cattiva annata del 2018 che ha danneggiato la produzione vinicola fino al 40 per cento in meno».

Il “press tour”. La novità di questa edizione è stata sicuramente il Press Tour delle cinque giornaliste arrivate da Milano e dal Trentino per raccontare Usini e le sue particolarità. Giovanna Moldenhauer, redattrice per diverse riviste cartacee e online, Silvana Benedetti, direttore del portale sensidelviaggio.it, Teresa Scacchi che collabora con “Mission” cartaceo e on line, “Vanity” on line, “Donna Moderna”, “The Travel News”; Vittorina Fellin che scrive per diversi settimanali e Camilla Rocca, collaboratrice dell’Ansa e del Corriere della Sera hanno attraversato per quattro giorni le strade e le campagne del paese, visitando gli scavi archeologici di S’Elighe Entosu, nove aziende vitivinicole, il birrificio Coros, le attività agropastorali, senza dimenticare l’attenzione verso il gusto e la tradizione, con la visita a Casa Derosas per la mostra de Sos Andarinos (pasta tipica esclusiva di Usini) e la serata di canti e balli nella serata del venerdì in piazza Castello con il Coro di Usini, il Coro Logudoro, la scuola di canto Boghes de Logudoro e le danze del Gruppo Folk San Giorgio. «Un’edizione con un “press tour” è quanto di più interessante potessimo realizzare – ha detto il sindaco Antonio Brundu – pensando alle tante difficoltà organizzative per un piccolo comune come il nostro e, soprattutto, pensando a quante ricadute positive questo potrà avere sul territorio. Le giornaliste sono rimaste colpite dall’ospitalità e, soprattutto, dai tanti aspetti positivi del nostro paese, fondamentali per essere sfruttati in chiave turistica e promozionale». Convegno e risultati. Durante la tavola rotonda di sabato sera, intitolata “Gli enologi raccontano il Cagnulari”, gli esperti hanno dibattuto a lungo su questo vitigno autoctono, riscoperto da Billia Cherchi, titolare dell’omonima cantina e pioniere assoluto del Cagnulari. Alla tavola rotonda, moderata dall’enologo usinese Pier Michele Chessa, hanno preso parte Piero Cella, Daniele Manca, Gaetano La Spina e Gianpiero Saccu, a conclusione degli interventi istituzionali del sindaco Brundu, del consigliere Sechi e di Antonio Montinaro dell’Agenzia Laore, supportati da Severino Zara, docente del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. La discussione ha toccato tutti gli aspetti legati al vitigno, dalla sua presenza nel territorio e sino all’ultima fase della lavorazione e dell’imbottigliamento del prodotto, unico per le sue caratteristiche che lo rendono un vino importante e pregiato. Vini di Coros è stata organizzata dall’amministrazione comunale, la Compagnia Barracellaredi Usini l’Agenzia Regionale Laore – S.U.T. di Sassari, il dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari e l’Associazione Origines.

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