La Nuova Sardegna

Il Gambero Rosso incorona Il Corsaro di Cagliari

Il Gambero Rosso incorona Il Corsaro di Cagliari

Il locale dello chef Deidda è quello che ha ricevuto il punteggio più alto. Premiati 27 ristoranti ma nessuno  ha meritato le tre forchette

04 novembre 2019
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Sei ristoranti sardi, uno in meno rispetto al 2018, per gli esperti del Gambero Rosso sono meritevoli delle due forchette. E a ottenere il miglior punteggio è il ristorante Dal Corsaro di Cagliari, con lo chef stellato Stefano Deidda: ha ottenuto 85 punti, due in più dello scorso anno. Deidda è anche fresco di conquista dei tre cappelli della Guida dell'Espresso e da due anni ha la stella Michelin (che potrebbe essere confermata la prossima settimana).

Per la Sardegna le due forchette sono anche quest'anno il massimo riconoscimento ottenuto. Per le tre forchette bisogna tornare al 2017 con S'Apposentu di Roberto Petza, chiuso però da un anno. Scendono da due a una Da Nicolo di Carloforte e Sa Cardiga e Su Schironi di Capoterra (Cagliari). Al contrario salgono le quotazioni di Fradis Minoris, nella laguna di Nora , con ai fornelli il giovanissimo Simone Lolli, che lo scorso anno ne aveva conquistato una. Due forchette sono andate anche quest'anno a Su Carduleu di Abbasanta (Oristano), ai cagliaritani Josto di Pierluigi Fais e Luigi Pomata, e a Il Fuoco Sacro del Petra Segreta Resort di San Pantaleo (Olbia).

Resta invariato il numero totale dei ristoranti premiati con una o due forchette rispetto allo scorso anno: in tutto 27. Infatti altri 21, uno in più, ne conquistano una. Con tre new entry: Mema di Pula, Tavernae Arke di Quartu, Coxinendi di Sanluri. Questi gli altri premiati con una forchetta: Sa Cardiga e Su Schirone (Capoterra), Da Andrea (Carloforte), Da Nicolo (Carloforte), Zefiro (Sant’Antioco), Il Giamaranto (Sassari), St Remy (Cagliari), I sarti del gusto (Cagliari), Lanthia Resort (Baunei), Golden Gate (Bortigiadas), Chiaroscuro (Cagliari), The Hub (Macomer), Il Portico (Nuoro), Su Gologone (Oliena), Somu (Oristano), Vito (Sennori), Da Renzo (Siamaggiore), Il Pavone (Alghero), Il Cormorano (Castelsardo).

Giovanni Grasso

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