La Nuova Sardegna

Il film “Fango Rosso” di Alberto Diana al Festival di Torino

Il film “Fango Rosso” di Alberto Diana al Festival di Torino

SASSARI. C’è anche un po’ di Sardegna nel programma della prossima edizione del Torino Film Festival, dal 22 al 30 novembre. Nella sezione Italiana Doc, dedicata ai documentari italiani, trova...

15 novembre 2019
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SASSARI. C’è anche un po’ di Sardegna nel programma della prossima edizione del Torino Film Festival, dal 22 al 30 novembre. Nella sezione Italiana Doc, dedicata ai documentari italiani, trova spazio “Fango Rosso” di Alberto Diana girato interamente nel Sulcis-Iglesiente. Territorio che il regista, classe 1989, conosce bene in quanto nato a Iglesias.

Il film, come riportato nella sinossi, segue in particolare due trentenni che trascorrono i loro pomeriggi all’ombra delle rovine minerarie. Si arrampicano su muri pericolanti, si nascondono negli anfratti bui, accendono le loro torce alla ricerca di non si sa quale tesoro. Liberi, come due avventurieri in una terra dormiente. All’ora del crepuscolo si siedono e accendono una sigaretta, mentre la notte scende sui fumaioli che svettano sulla riva del mare.

Nel ricco programma del festival da ricordare anche la proiezione, nel centenario della nascita di Gillo Pontecorvo, del film “La grande strada azzurra” tratto dal romanzo breve “Squarciò” di Franco Solinas (anche sceneggiatore, con il regista ed Ennio De Concini) dove si racconta di un pescatore dai modi bruschi, solitario, severo e tenace che nell’arcipelago della Maddalena pratica illegalmente la pesca usando l’esplosivo ed è in rotta con il resto della comunità. Con Yves Montand, Alida Valli e un giovanissimo Mario Girotti, è un dramma asciutto che riflette la lezione del neorealismo. Il lungometraggio, girato nel 1957, è stato restaurato dal Museo nazionale del cinema di Torino con la collaborazione di Compass Film.

Ad aprire il festival di Torino sarà “Jojo Rabbit”, diretto e interpretato da Taika Waititi che confeziona una satira del nazismo. Nella Germania governata da Hitler il giovane Jojo è un grande ammiratore del regime e appartiene anche alla Gioventù hitleriana. Il bambino cambia completamente il modo di vedere il mondo quando scopre che sua madre Rosie nasconde una ragazza ebrea in soffitta. Aiutato solo dal suo amico immaginario, versione caricaturale di Adolf Hitler, Jojo deve affrontare i suoi dubbi riguardo gli insegnamenti nazionalsocialisti. (f.c.)

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