La Nuova Sardegna

“Liberi dentro”, la musica porta speranza in carcere

di Paolo Coretti

L’esperienza degli Istentales nei penitenziari spiegata agli studenti alla Nuova: presentato il libro (più dvd) di Luciano Piras da oggi in edicola col giornale

21 novembre 2019
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SASSARI. Incontrare la sofferenza, accendere la speranza che sempre si accompagna alla musica. È la missione che si sono dati gli Istentales, il gruppo pop rock nuorese impegnato da anni in un originale tour nelle carceri sarde e della penisola. Un viaggio raccontato in “Liberi dentro”, libro di Luciano Piras, giornalista della Nuova Sardegna, con prefazione del celebre cantautore Roberto Vecchioni, grande amico degli Istentales. Insieme al libro ci sono 25 anni di storia e di canzoni in un dvd: è la nuova iniziativa editoriale del nostro giornale in distribuzione da oggi in tutte le edicole.

Non è facile entrare nel mondo carcerario. «Non è per tutti – ha spiegato Gigi Sanna, leader degli Istentales, alla presentazione ieri nella sala conferenze della Nuova Sardegna –. Bisogna confrontarsi con tanti drammi: quello di chi non potrà più uscire, quello delle guardie che forse se la passano peggio dei detenuti... Quello di chi è entrato da innocente e quando sarà fuori, magari dopo 20 anni, chi lo ripagherà della vita perduta?». Ma c’è una nota di ottimismo: «In questi anni abbiamo visto che qualcosa sta cambiando in meglio».

Alla presentazione di “Liberi dentro” – condotta da Giuliano Marongiu – hanno partecipato il direttore della Nuova, Antonio Di Rosa, che ha sottolineato come quest’iniziativa faccia onore al giornale e all’intera Sardegna; il direttore regionale della Coldiretti, Luca Saba («Dove c’è sofferenza c’è anche speranza. Una filosofia da trasmettere ai ragazzi che devono essere orgogliosi della terra sarda e non fuggire»); il garante dei detenuti del Comune di Nuoro Giovanna Serra; naturalmente gli Istentales al gran completo (oltre a Gigi Sanna, Luca Floris, Tattino Canova, Pierfranco Meloni e Alessandro Damini).

E poi gli studenti: i ragazzi della 3ª A e 3ª C della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “Brigata Sassari” di Sassari con la dirigente scolastica Claudia Capita; gli studenti delle terze classi della scuola secondaria di primo grado di Ossi; i ragazzi del Ge.Na. Opera Gesù Nazareno, centro di riabilitazione sanitaria e socio-sanitaria di Sassari.

«Portare nelle carceri i ragazzi delle scuole sarebbe per loro un’esperienza importante, una forma di prevenzione – ha detto Luciano Piras –. Capirebbero che le prigioni non sono hotel, ma neanche zoo, come ammoniva una direttrice di Badu’ e Carros. In carcere si incontrano esperienze di vita, non bestie».

Tra le mille domande degli studenti e le esibizioni musicali degli stessi Istentales e dei ragazzi del “Brigata Sassari”, l’incontro alla Nuova Sardegna è stata l’occasione per ripercorrere il «viaggio nelle carceri sulle ali della musica» fatto nel corso degli anni dalla band agropastoralerock. Un viaggio che parte da Badu ’e Carros e che attraversa tutta la Sardegna, dal vecchio San Sebastiano a Mamone, per approdare in diversi penitenziari della Penisola. Ogni tappa, ogni concerto è l’occasione giusta per fotografare da vicino un pianeta altrimenti sconosciuto. Ne viene fuori una preziosa panoramica sulla vita quotidiana dietro le sbarre, tra affanni, delusioni, turbamenti, ma anche speranze e voglia di ricominciare. “Liberi dentro” è uno spaccato della storia recente della Sardegna, vista e raccontata da un angolo spesso lasciato ai margini, spesso dimenticato da tutti.

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