La Nuova Sardegna

Foto, sculture, arte: la storia della nuorese Ilisso nella casa decò

Paolo Curreli
Foto, sculture, arte: la storia della nuorese Ilisso nella casa decò

Il patrimonio dell’editore in una villa di fine ’800:  opere, archivi e raccolte aperte al pubblico 

24 dicembre 2019
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NUORO. Una villa di fine ’800 circondata da un giardino, ristrutturata con cura, a pochi passi dalla piazza Satta pensata da Nivola, dal museo Man, da quello del Novecento e dalla casa-museo di Grazia Deledda (e probabilmente, se andranno in porto i progetti, da un nuovo spazio dedicato alla ceramica). All’interno di questo tragitto, concretamente culturale, ha aperto il 14 in via Broferio 23, il nuovo Spazio Ilisso. Un museo che vuole presentare “arte declinata attraverso molteplici ambiti” come sottolinea la presentazione: arti applicate, fotografia e un museo della scultura del 900. «Questo spazio è per noi l’approdo naturale di oltre 35 anni di attività – spiega Vanna Fois della casa editrice Ilisso –. Per noi editoria ed esposizione sono sempre stati un binomio inscindibile già dai primi momenti della nostra storia». Una storia che ha visto l’azienda nuorese pioniera da metà degli anni ’80 nei territori – per la maggior parte inesplorati – dell’editoria e della storicizzazione dell’arte in Sardegna. Un’attività che oggi può elencare oltre 600 titoli in catalogo e la realizzazione di più di 70 esposizioni nell’isola e in Europa, oltre la collaborazione, dal 2000 al 2006 con la Galleria Comunale di Cagliari e quella dal 2010 con il Museo Ciusa di Nuoro, dove Ilisso fu responsabile dell’esposizione permanente dedicata allo scultore nuorese.

«Esperienze di gestione e collaborazione, molto importanti per noi, che eviteranno il sovrapporsi di eventi con altre istituzioni della regione – dice Vanna Fois –. Il rapporto libro-mostra per noi è sempre stato imprescindibile Il nostro è un approccio di ricerca, i nostri libri non sono begli oggetti, o non soltanto, sono strumenti di scoperta. Ogni edizione, dalle prime monografie, è stata una raccolta sistematica, il risultato di una ricerca profonda. Questo atteggiamento lo vogliamo riproporre nello Spazio Ilisso, un luogo che accoglie, conserva e aiuta nella scoperta. Sono disponibili preziose raccolte fotografiche storiche, che abbiamo acquisito, come quella del linguista Leopold Wagner, ma anche l’enorme patrimonio che abbiamo prodotto per le nostre edizioni. Ogni volume presenta centinaia di scatti che sono solo una percentuale minima delle immagini raccolte durante le campagne di studio. Un patrimonio che oggi è disponibile nello Spazio Ilisso alla consultazione collettiva, come lo è il grande tesoro di documenti e carteggi epistolari». La mostra di apertura degli spazi decò della villa è dedicata a una grande fotografa: «Ci sembrava doveroso affidare all’opera di Marianne Sin-Pfältzer l’inaugurazione dello Spazio – precisa Vanna Fois –. Uno sguardo intenso e partecipato sul nostro “paesaggio umano” più vero. Importante per noi è anche l’ambito delle cultura materiale, impegno che ci ha fatto guadagnare il prestigioso Compasso d’Oro con il progetto Domo, tema che avrà un largo rilievo all’interno de museo. Lo Spazio accoglierà anche esposizioni temporanee con un occhio di riguardo alle nuove forme di ricerca dell’arte». L’impegno dell’Ilisso si è espresso anche nel recupero architettonico. «Quella di Casa Papandrea è stata una ristrutturazione filologica di uno dei pochi esempi di architettura decò in città – spiega Fois –. Un progetto che si è rivelato funzionale anche alla nuova destinazione dello stabile, che sarà sempre aperto, come luogo di incontro, al pian terreno e nei giardini che accolgono sculture di Nivola, Sciola e Tilocca, mentre il primo piano sarà destinato alle mostre temporanee e gli altri spazi saranno dedicati ai laboratori e all’archivio delle arti applicate e della fotografia». L’Ilisso compie un altro passo originale (e coraggioso) nella sua storia, che è bene ricordare, non ha prodotto solo bei libri e mostre, ma ha anche dato la possibilità a tante professionalità: grafici, fotografi, tecnici, editor e studiosi di mettersi alla prova e crescere.

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