La Nuova Sardegna

Demuro sveglia gli italiani a Capodanno

di Paolo Coretti
Demuro sveglia gli italiani a Capodanno

Nuova grande prova del tenore di Porto Torres nell’evento trasmesso in diretta tv su Raiuno e in Eurovisione

02 gennaio 2020
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VENEZIA. Su Raiuno in Eurovisione la mattina di Capodanno, in uno dei teatri più famosi del mondo, strappando un «Bravo!» in diretta anche al grande direttore d’orchestra coreano Myung - Whun Chung. Un’altra giornata da ricordare per Francesco Demuro e per i suoi fan.

Il tenore di Porto Torres è stato uno dei protagonisti del 17° Concerto di Capodanno alla Fenice di Venezia, con l’orchestra del Teatro diretta appunto da Myung-Whun Chung, il coro preparato da Claudio Marino Moretti, il soprano Francesca Dotto, il baritono Luca Salsi e il contralto Valeria Girardello.

Trionfale, per il cantante sardo, l’interpretazione di “Nessun dorma” da Turandot di Puccini, con gli applausi a scena aperta del pubblico e il complimento del direttore d’orchestra colto al volo dalle telecamere al termine dell’esecuzione. «Sul palco della Fenice – ha detto Demuro – ho portato con orgoglio la mia Sardegna». Un tradizionale appuntamento artistico e mondano, quello di Capodanno, che ha riportato Venezia all’attenzione del mondo dopo l’acqua alta del novembre scorso: la presidente del senato, Elisabetta Casellati, assieme al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha assistito allo spettacolo che ha assunto un significato particolare a causa dei pesanti danni subiti dal teatro.

«Ringrazio la presidente del Senato per la sua presenza, è un'amica di Venezia – ha dichiarato Brugnaro – e ringrazio la Rai, con il suo presidente Foa, per avere ancora una volta deciso di trasmettere il concerto in diretta su Rai 1. L'evento di oggi costituisce sicuramente un messaggio di speranza nel futuro per l'Italia intera. Attorno alla musica, attorno all'importante istituzione culturale che è la Fenice, il Paese può ritrovare quella fiducia in se stesso sollecitata anche ieri dal presidente della Repubblica Mattarella durante il suo discorso di fine anno. Lo ringrazio pubblicamente per aver voluto citare Venezia».

Nel programma del concerto una selezione di pagine del repertorio classico più amato: dal passo corale “Padre augusto” da Turandot di Puccini ai brani sinfonici come il Can-can da Orphée aux Enfers di Offenbach; dalla Suite di Rota dal film Amarcord di Fellini alle celebri arie “Quando mèn vò” dalla Bohème di Puccini, “Cortigiani, vil razza dannata” da Rigoletto e “Sempre libera degg’io” dalla Traviata di Verdi.

La diretta televisiva dell’evento è stata l’occasione per il pubblico sardo di ammirare ancora una volta uno dei figli più illustri dell’isola, dopo le tre serate da tutto esaurito che Francesco Demuro aveva tenuto al Teatro Comunale di Sassari a metà dicembre. Il cantante portotorrese, considerato il più grande tenore del mondo dalla giuria degli International Opera Award, ha fatto la sua entrata in scena per interpretare “O Mimì, tu più non torni” dalla Bohème di Puccini insieme a un’altra star della lirica italiana, il baritono Luca Salsi.

Subito dopo, Demuro ha offerto al pubblico teatrale e televisivo la potente esecuzione di “Nessun dorma”, uno dei momenti più applauditi dell’intero concerto. Quindi “Bella figlia dell’amore” da Rigoletto di Verdi, cantata da Demuro con Salsi, Francesca Dotto e Valeria Girardello. E ancora il tenore sardo sul palco con la Dotto per il brindisi al nuovo anno “Libiam ne’ lieti calici” dalla Traviata di Verdi, prima della conclusione con il coro “Va, pensiero” da Nabucco e il bis di “Libiam” con la partecipazione di tutti e quattro i cantanti.

Al concerto di Capodanno si sono aggiunte le coreografie firmate da Giuseppe Picone ed eseguite dalle étoiles del Teatro Bol'šoj di Mosca Olga Smirnova e Jacopo Tissi accanto al Balletto del Teatro di San Carlo, trasmesse dal Teatro La Fenice, dall'Hotel Excelsior e da Palazzo Pisani Moretta.

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