La Nuova Sardegna

All’Onu l’arte salvata dai carabinieri

Tanti capolavori in una grande mostra al Palazzo di vetro di New York

09 gennaio 2020
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ROMA. Quindici capolavori, tra cui un rilievo di Palmira, dipinti rinascimentali, antiche anfore e un codice miniato. L’Italia inizia il 2020 a New York al Palazzo di Vetro dell’Onu con una mostra dal titolo “L’arte di salvare l’arte”, organizzata dal comando dei Carabinieri per la protezione dei beni culturali, dal ministero degli Esteri e dal ministero dei beni e delle attività culturali e turismo in occasione dei 50 anni del Nucleo per la Tutela del Patrimonio culturale (Tpc) dei Carabinieri e i 75 anni delle Nazioni Unite. «Siamo di fronte a una serie di sfide che mettono in pericolo gli sforzi per proteggere il nostro patrimonio comune, dalla crisi climatica ai disordini civili, dai conflitti armati al terrorismo», ha detto il segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres, sullo sfondo della tensione in corso in Medio Oriente, sostenendo che tuttavia un aspetto comune della soluzione è «la cooperazione internazionale». Guterres ha quindi reso omaggio al ruolo leader dell’Italia per la protezione della cultura. «Iniziamo un anno importante come questo con un appuntamento di grande prestigio e dietro il quale c’è un lavoro enorme», ha affermato l’ambasciatrice Mariangela Zappia, rappresentante permanente all’Onu, sottolineando che «per noi, recuperare un pezzo d' arte vuol dire anche recuperare pezzi della nostra identità». «L’Italia ha tradizionalmente promosso l'idea che la cultura sia uno strumento di pace», ha aggiunto Zappia. «Lo abbiamo fatto in vari modi, anche proponendo per la prima volta una risoluzione del Consiglio di Sicurezza sulla protezione del patrimonio culturale in situazioni di conflitto. L'Italia è fortemente convinta che si possa contribuire al mantenimento della pace anche attraverso la protezione del patrimonio culturale». Il generale del comando dei Carabinieri Tpc, Roberto Riccardi, da parte sua, ha sottolineato che «la tutela del patrimonio culturale è importante sempre, perché senza il passato la terra non ha futuro e i beni artistici, storici e culturali sono la nostra identità». La mostra, aperta all’Onu sino al 17 gennaio, è stata inaugurata dal presidente Mattarella.

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