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Addio a Italo Moretti inviato in Sudamerica e conduttore del Tg2

di Nicoletta Tamberlich
Addio a Italo Moretti inviato in Sudamerica e conduttore del Tg2

ROMA. La Rai perde un volto storico del giornalismo televisivo. Addio a Italo Moretti, famoso inviato della Rai in Sud America. I telespettatori lo ricordano per i suoi reportage e per essere stato...

10 gennaio 2020
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ROMA. La Rai perde un volto storico del giornalismo televisivo. Addio a Italo Moretti, famoso inviato della Rai in Sud America.

I telespettatori lo ricordano per i suoi reportage e per essere stato conduttore del Tg2. Nella sua carriera ha ricoperto incarichi prestigiosi come la direzione del Tg3.

Moretti è morto ieri mattina a Roma all'età di 86 anni. Nella sua vita è sopravvissuto a una sciagura aerea nello scalo di Addis Abeba, vicenda di cui fece un reportage che gli valse il Premio Saint-Vincent.

Ha sempre inseguito la verità sul caso Alpi-Hrovatin, la giornalista e l’operatore Rai uccisi in Somalia, e non a caso è stato anche presidente del Premio Ilaria Alpi per il giornalismo televisivo.

Originario di Giulianova, classe 1933, aveva iniziato la sua carriera a soli diciassette anni collaborando a Perugia con le redazioni locali dei quotidiani nazionali. Intelligente, tenace, entrò in Rai nel 1966. Nella sua lunga carriera si è occupato di sport, cronaca, politica interna ma soprattutto di politica estera.

Nel 1968 iniziò il suo lavoro in America Latina. Da Cile, Argentina e Uruguay ha raccontato i regimi golpisti e autoritari di quei paesi, documentando la tragedia dei desaparecidos. Nel 1976, anno della riforma della Rai, Italo Moretti passò alla redazione del Tg2, ma continuò sempre a dedicarsi all’amato Sud America e anche alla politica di Portogallo e Spagna.

Nel 1987 fu nominato vice-direttore del Tg3 di cui diventò poi direttore nel 1995. Dal '96 al '98 fu condirettore della Tgr.

Italo Moretti è stato anche scrittore. Tra i tanti riconoscimenti anche la Colomba d'Oro per la pace, il Microfono d'Argento, il Premiolino, il Premio Scarfoglio.

Tra i messaggi di cordoglio alla famiglia quello congiunto della Federazione Nazionale della Stampa italiana e l'Usigrai che ricordano Italo Moretti come «un uomo che ha davvero onorato con il suo impegno e la sua passione per il giornalismo la funzione del servizio pubblico, che ha contrastato ogni forma di oscurità, oscurantismo e bavaglio, in Italia e non solo. Milioni di italiani hanno conosciuto attraverso i suoi reportage gli orrori e le atrocità delle dittature in America Latina».

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