La Nuova Sardegna

Il giudice che salvò Lussu Medas gli dedica un film

di Fabio Canessa
Il giudice che salvò Lussu Medas gli dedica un film

Accusato di omicidio, il politico e scrittore di Armungia venne assolto a Cagliari «Voglio raccontare la bellezza del diritto che nelle mani giuste spazza i soprusi»

02 marzo 2020
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SASSARI. Fine ottobre 1926. Mussolini, a Bologna per le celebrazioni del quarto anniversario della marcia su Roma, subisce un attentato. Rimane illeso, ma la notizia scatena in tutta Italia l’ira dei fascisti contro gli oppositori. Tra questi c’è Emilio Lussu che a Cagliari viene aggredito da un gruppo di squadristi. Si difende in casa e quando il giovane Battista Porrà tenta di entrare nella sua abitazione, spara uccidendolo. Inizia un lungo processo che vede il politico e scrittore nativo di Armungia accusato di omicidio, nonostante la chiara giustificazione della legittima difesa che gli sarà riconosciuta un anno dopo grazie al coraggio del giudice Arcangelo Marras. Nemico del Duce, Lussu verrà poi condannato al confino a Lipari. Ma questa è un’altra storia.

A Gianluca Medas interessa raccontare proprio quell’importante pagina giudiziaria. Nasce così l’idea del film “Emilio Lussu, il processo” che segna l’esordio dietro la macchina da presa dell’artista cagliaritano noto soprattutto per il suo impegno a teatro. Proprio da un suo spettacolo prende spunto il progetto cinematografico. «Con la collaborazione dell’ordine degli avvocati – racconta Medas – avevamo dato volto alle carte delle testimonianze raccolte dal procuratore del re per accusare Lussu di omicidio e creato uno spettacolo con gli atti del processo, coinvolgendo gli avvocati attori dell’associazione Nonsoloavvocati». Da quell’esperienza si sviluppa l’idea di raccontare la stessa storia anche attraverso il cinema, con un film le cui riprese dovrebbero iniziare a marzo. Una produzione che porta il marchio della Zena Film di Massimo Casula, con il contributo della Regione, presentata nei giorni scorsi anche al Film Market della 70esima edizione del Festival di Berlino grazie alla Fondazione Sardegna Film Commission. «Lussu – sottolinea Medas – è un padre della patria che la nostra nazione ha dimenticato. E in un momento come questo nel quale sembra che ci siamo scordati anche di cosa è successo nel Ventennio, raccontare la sua storia di uomo libero disposto a rischiare la sua vita per la libertà e la democrazia mi sembrava giusto. Farlo con un film, dopo l’esperienza dello spettacolo che abbiamo portato nelle corti di appello di tutta l’isola, ancora meglio».

Un film dove la figura chiave è quella del giudice Arcangelo Marras, un altro eroe dimenticato. La storia ricostruisce infatti i difficili momenti che portarono lui e i suoi collaboratori a emettere la sentenza di assoluzione di Emilio Lussu dall’accusa di omicidio colposo nonostante le forti pressioni esterne del governo e del Duce. Tutto comincia il sabato pomeriggio del 22 di ottobre del 1927 quando Marras si rinchiude in una sala del palazzo di giustizia di Cagliari, allora situato nel quartiere di Castello. Assieme ai giudici a latere, Manca Casu e Lobina, deve decidere il destino di Lussu. Se ancora c’è riserbo su chi interpreterà il fondatore del Partito sardo d’azione, sono stati invece anticipati i nomi degli attori pronti a impersonare i giudici che hanno un ruolo fondamentale in questa storia: il giudice Marras sarà lo stesso Gianluca Medas, mentre i giudici Manca Casu e Lobina avranno il volto rispettivamente di Marco Spiga ed Emanuele Pisano. «Il film racconta non solo la libertà di pensiero – sottolinea Medas – ma ci mostra anche la bellezza del diritto che nelle mani di un giudice coraggioso diventa una garanzia contro i soprusi della politica».

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