La Nuova Sardegna

cinema 

“L’agnello” arriva nelle sale sarde

di Fabio Canessa
“L’agnello” arriva nelle sale sarde

Giovedì esce il lungometraggio del regista di Badesi Mario Piredda

03 marzo 2020
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SASSARI. Dopo l’anteprima in autunno ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni, “L’agnello” di Mario Piredda è pronto adesso per l’uscita al cinema.

Un viaggio che parte dalle sale della Sardegna il 5 marzo, tre settimane prima del lancio nel resto d’Italia. Da giovedì il film sarà così in programmazione a Sassari (Cityplex Moderno), Cagliari (Odissea e Uci), Nuoro (Multiplex), Oristano (Ariston), Torralba (sala Carlo Felice), Carbonia (Supercinema), Tortolì (cinema Garibaldi), Macomer (ex caserma Mura), Ghilarza (cinema Joseph). Regista e interpreti principali accompagneranno il film con un tour di presentazioni per salutare e dialogare con il pubblico: prima tappa in programma a Cagliari giovedì all’Odissea. “L’agnello” è il lungometraggio d’esordio di Mario Piredda, autore originario di Badesi che si è formato a Bologna ma ha sempre scelto la Sardegna come luogo ideale dove ambientare le sue storie. Un percorso fatto di cortometraggi di successo, come “Io sono qui” e soprattutto “A casa mia” vincitore del David di Donatello, prima di questo film prodotto da Articolture con Mat Productions, Rai Cinema, il contributo della Regione e il supporto di Fondazione Sardegna Film Commission e della Cineteca Sarda. Al centro della storia c’è una ragazza di nome Anita alla quale dà il volto Nora Stassi, giovane di Pula che a Roma ha ricevuto una menzione speciale per la sua intensa interpretazione. Diciassette anni, Anita vive in Sardegna insieme a suo padre Jacopo che è malato di leucemia e avrebbe bisogno con urgenza di un trapianto. I tempi d’attesa per la ricerca di un donatore sono troppo lunghi rispetto al progredire della malattia e anche se i parenti hanno più probabilità di essere compatibili, non lo sono né Anita né suo nonno Tonino: un vecchio pastore che abita sull’altopiano, accanto a un’area militare. Jacopo ha un solo fratello, Gaetano, che vive dall’altra parte dell’isola. I due, però, non si parlano da anni a causa di un feroce litigio che non sembrano intenzionati a dimenticare. Con l’aiuto del nonno, ad Anita non resta che presentarsi a casa dello zio, determinata a ricucire gli strappi del passato pur di convincerlo a fare le analisi che potrebbero salvare la vita di suo padre.

Questa la sinossi del film che è stato girato soprattutto sul Supramonte di Urzulei. Una parte delle riprese si è svolta anche a Cagliari, Marina di Tertenia e Siliqua. Ad affiancare Nora Stassi, ci sono Luciano Curreli nel ruolo del padre, Piero Marcialis in quello del nonno e Michele Atzori nei panni dello zio. Un film che come sottolinea Mario Piredda «racconta una dramma familiare dal punto di vista di una adolescente», ma tocca anche il tema della salute in rapporto alle basi militari.

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